Lettere rubate
La via dei rapporti umani di Carla Lonzi e che cosa significa essere una donna
“Ho basato la mia vita sui rapporti umani, anche se sono stata innamorata di uomini e di donne e da questi amori ho avuto molte rivelazioni. Ne avrò ancora, è probabile", diceva l'attivista. Una biografia scritta da Annarosa Buttarelli
Mi sono incamminata senza seguire nessuno. Non ho avuto bisogno di sbandierare ideologie, né di gratificarmi politicamente: stavo e sto vivendo e chiarendo e oltrepassando i limiti posti dalla cultura e dalla società maschile ai rapporti umani, limiti non meno vincolanti di quelli economici. Per me la società augurabile è solo quella in cui esiste la possibilità di vivere questi rapporti.
“Carla Lonzi, una filosofia della trasformazione” di Annarosa Buttarelli (Feltrinelli)
Quasi tutti ricordano i libretti verdi di Rivolta Femminile, adesso introvabili. Una mia carissima amica mi regalò, molti anni fa, Sputiamo su Hegel. La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti, era già molto usato e scolorito, bellissimo. Lo conservo tra i libri preziosi e da allora aspetto la biografia di Carla Lonzi. Critica d’arte prima, e poi filosofa femminista radicale, è all’origine del femminismo della differenza italiano. La studiano in tutto il mondo e la sua è, come scrive Annarosa Buttarella nella premessa a questo libro accurato, è un’ “eredità senza testamento”, di cui non ci si può appropriare, ma che si può abbracciare. Scritti trasformativi, che cambiano la vita di chi legge. Pensieri mai pensati prima. Buttarelli scrive che la prima volta che lesse Carla Lonzi, negli “anni di piombo”, si sentì male fino quasi allo svenimento. “Un violento capogiro, letterale, unito alla sensazione che stai cercando proprio questo e vuoi che accada in questo preciso istante”. Leggere Carla Lonzi fa questo effetto anche adesso, molti decenni dopo. “Da allora, nulla di quello che avevo imparato mi parve adatto a me, niente del mondo mi sembrò più raggiungibile e raccontabile con pensieri che mi erano stati offerti splendidamente ma rimanevano pensieri non miei, perché in nessuno di quei pensieri c’ero io, come donna, né c’era alcuna delle miei simili”.
Buttarelli indica il momento in cui ha letto, da studentessa di filosofia, Carla Lonzi, come l’attimo in cui ha iniziato a essere una donna, senza più smettere. Ecco la trasformazione profonda, la meraviglia del mondo nuovo. Della vita di Carla Lonzi non voglio dire qui, solo che anche per lei c’è stato un prima e un dopo, e che è tutto splendidamente raccontato, analizzato, mai teorizzato: Carla Lonzi ha mostrato la forza di una donna che sa andarsene da dove una donna non può stare. “Io ho basato la mia vita sui rapporti umani, anche se sono stata innamorata di uomini e di donne e da questi amori ho avuto molte rivelazioni. Ne avrò ancora, è probabile. Ma la mia tendenza è riportare gli amori alla condotta dei rapporti umani, o di alzare questi ultimi agli stati d’amore”. Costellare i rapporti di punti luminosi: anche questo è essere una donna.