Sergio Mattarella (foto LaPresse)

Il disastro delle opposizioni oltre le cene. Viva Mattarella contro i bulli della politica

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Faccio parte di quel 18 per cento di elettori che il 4 marzo scorso ha votato Pd e prevedo che, con o senza cena, continuerò ancora a votarlo. Forse per l’ultima volta qualora, al prossimo congresso, il partito dovesse cambiare la sua tradizionale linea politica cercando, come sembra volere l’attuale governatore del Lazio, una alleanza innaturale con il vuoto cosmico politico e culturale rappresentato dal M5s.

Vincenzo Covelli

 

L’opposizione ha molti problemi ma uno dei più importanti mi sembra questo. Domanda: possono avere una loro forza due partiti che per costruire l’alternativa al governo gialloverde discutono se sia opportuno o no allearsi con uno dei due partiti che fa parte di questo? Forza Italia lo fa con la Lega. Il Pd lo farà discutendo implicitamente o esplicitamente se considerare un domani il Movimento 5 stelle un potenziale alleato oppure no. Non è necessario vedersi a cena per capire che ci sono le condizioni giuste per regalare sempre di più il paese al partito dello sfascio.

 

Al direttore - Salvini: parlo da padre. Mattarella: sono preoccupato dai genitori bulli.

Luca Martini

 

Al direttore - Abbiamo letto con molta attenzione e molto interesse il suo articolo intitolato  “I nonni salveranno l’Italia”. Indipendentemente dal giudizio  “politico” sottostante, siamo molto d’accordo con la sua tesi, tanto è vero che quattro anni fa abbiamo dato vita all’Associazione NONNI2.0, proprio per affermare anche pubblicamente la funzione insostituibile dei nonni, come tutori della tradizione, della storia e della dimensione educativa. I nonni sono un po’ come gli alpini: sono simpatici e piacciono a tutti, anche se viene troppo spesso sottovalutato l’apporto anche di idee che essi possono dare all’intera nostra società. Intanto, i nonni stanno dando un apporto fondamentale al sostentamento del welfare nel nostro paese. Oltre a una intensa attività culturale finora censurata dalla grande stampa, stiamo assumendo alcune iniziative che riteniamo significative.  Abbiamo proposto al precedente governo e riproponiamo all’attuale esecutivo  che gli aiuti economici che i nonni danno a figli e nipoti vengano conteggiati al fine della detrazione fiscale. Nell’anno scolastico appena iniziato, lanceremo, all’inizio di ottobre,  un concorso rivolto agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori avente a oggetto un componimento dal titolo  “Io e i miei nonni”, al fine di cercare di mantenere la coscienza che ciascuno di noi non nasce dal nulla ma da una storia, di cui deve custodire i valori fondamentali. Stiamo preparando, dopo una rigorosa serie di incontri preparatori, una sorta di lettera aperta ai nostri nipoti, mettendoli in guardia dal fatto che viviamo in un mondo e in una cultura in cui viene sempre più messa in pericolo la libertà di opinione, anche indipendentemente da chi occasionalmente ci governa. E’ un pericolo che viene da lontano, guidato da un  “pensiero unico” che non può non preoccupare i nonni.  In sostanza, siamo molto lieti che il Foglio abbia lanciato il tema, perché siamo sicuri che saranno i nonni a salvare l’Italia e non solo.

Pigi Ramorino e Peppino Zola

 

I nonni salveranno l’Italia con la forza della memoria e forse salveranno anche i figli dai genitori bulli.

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