M5s e Lega: che differenze sull'Europa?
Al direttore - Si è conclusa una campagna elettorale che dovrebbe passare alla storia come la peggiore che sia stata mai condotta, una campagna di carattere allusivo (un parlare a nuora perché suocera intenda): si è parlato, quasi sempre e confusamente dell’Italia, alludendo implicitamente all’Europa, e nelle poche volte in cui si è parlato di quest’ultima si è alluso all’Italia. Si è preparato, in generale, un voto a dispetto, come ha scritto sul Foglio Giuliano Ferrara. Se si ritenesse che quelli che saranno eletti dovrebbero fare riferimento, nella loro azione nell’Unione, al programma presentato agli elettori, non si capirebbe a quali indirizzi essi debbano dare seguito, nella genericità dei programmi risaltando i significati estremi del sovranismo e del nazionalismo, da un lato, di un’acritica adesione all’Europa, dall’altro. Tutto milita perché si tratti di registrare un’occasione mancata, mentre, per di più, incombe Brexit. Ciò non toglie che tra i due “poli” indicati, la scelta del pur generico ribadimento dell’adesione all’Unione, che sta diventando, come dice Giuliano, una manifestazione di patriottismo europeo, sia senza alternative, ma con il rammarico di non aver visto neppure lontanamente approfonditi i problemi istituzionali, normativi e del governo dell’Unione e dell’Eurozona, che si chiamano, tra l’altro, Patto di stabilità, Fiscal compact, Unione bancaria, migranti, politica estera dell’Unione, e così di seguito. Occorrerà, però, porvi mano, non appena ricostituite, con il voto, le cinque principali istituzioni comunitarie, ammesso che, come è massimamente auspicabile, domenica il sovranismo non si affermi. Con i più cordiali saluti.
Angelo De Mattia
Sa perché Salvini e Di Maio non hanno mai parlato d’Europa in questa campagna elettorale? Sa perché la Lega non ha pubblicato da nessuna parte il suo programma elettorale? Sa perché il M5s ha preferito parlare di nuova Tangentopoli piuttosto che parlare di nuova Europa? Perché quando si parla di Europa, quando si parla di ciccia, quando non si parla, come direbbe Giggino nostro, di stronzate è più difficile nascondere la verità. Ovvero che Movimento 5 stelle e Lega non sono movimenti alternativi ma sono due facce della stessa medaglia.