Lettere
L'alternativa alla confusione è il silenzio. Leggere il Foglio a scuola
Le lettere al direttore Claudio Cerasa del 28 ottobre 2020
Al direttore - E ora che si fa? Si aspetta. Godot? No, il ristoro.
Michele Magno
Al direttore - D’accordo, ci saranno i “ristori”, saranno adeguati e tempestivi. Resto del parere però che destinare cinque miliardi per chiudere attività economiche che, se aperte, se la cavano da sole senza fare danni a nessuno, sia uno spreco inutile che il paese avrebbe dovuto evitare.
Giuliano Cazzola
Nessun provvedimento di chiusura può essere impeccabile, purtroppo, però bisogna anche tenere conto di una verità difficile da negare: le chiusure selettive creano confusione ma quando una pandemia riprende forza l’unica alternativa alla confusione delle chiusure selettive è il silenzio del lockdown.
Al direttore - Non si trovano vaccini antinfluenzali. Tra le tante horror story scritte dalla struttura emergenziale costituita dal governo, questa merita un posto a sé. Che vaccinarsi contro l’influenza sarebbe stato utile era prevedibile anche senza avere preso il Nobel in epidemiologia. Anche un profano avrebbe detto che il numero delle persone che avrebbero chiesto di farsi vaccinare sarebbe stato più alto del normale. Di quanto? A essere raffinati si faceva un sondaggio a campione, tipo quelli settimanali per conoscere come variano le preferenze politiche degli italiani. Erano tutte cose che al più tardi a marzo si potevano sapere. Che ci si vaccina a ottobre lo si sa da anni. L’industria farmaceutica poteva essere allertata a inizio marzo. Stento a credere che non sarebbe stata in grado in 7-8 mesi di aumentare la produzione di un vaccino in produzione da 20 anni. Domanda: saranno le stesse strutture che dovranno distribuire il vaccino del coronavirus quando saranno disponibili?
Franco Debenedetti
Problema vero, serio, non del tutto comprensibile. Sui siti delle Asl di mezza Italia si trovano annunci come questo. “La direzione dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia informa che, nonostante un aumento del 30 per cento di dosi rispetto al quantitativo dello scorso anno, aumento massimo richiedibile, a causa del fortissimo incremento delle richieste, in questi giorni ci sono difficoltà a garantire la continuità delle vaccinazioni antinfluenzali, sia nei nostri ambulatori che in quelli dei medici di medicina generale, perché i vaccini vengono consegnati dalle ditte in fasi successive, con intervalli anche di 2 o 3 settimane tra una consegna e l’altra. Né la nostra Azienda né la Regione Emilia-Romagna possono fare nulla per anticipare le date di consegna, poiché queste vengono definite dalle aziende produttrici. Il portale aziendale per la prenotazione della vaccinazione, che ha ricevuto oltre 8.000 richieste in pochi giorni, è momentaneamente chiuso per consentire di organizzare le agende sulla base delle dosi disponibili e sarà riattivato alla prossima fornitura di vaccini”. Fare presto.
Al direttore - Sono un docente di Lettere presso un Istituto tecnico industriale di Padova. La volevo ringraziare per l’articolo pubblicato qualche giorno fa: “Guarire dalla stagione dell’impazienza”. L’ho letto e analizzato in due classi quarte ed è stato un importante e apprezzato spunto di riflessione: i ragazzi, nel loro modo di pensare, sono i primi a essere vittime della “dottrina del semplicismo”, ma sono anche i primi a rilevarne l’inadeguatezza e a volere apprendere un modo di ragionare più vero. La prego, sostenga gli alunni delle scuole superiori, che si trovano incolpevoli vittime di una classe dirigente che non ha saputo organizzare un’ordinata ripresa delle attività e un adeguato potenziamento del sistema dei trasporti. Di tutte queste mancanze pagano gli studenti delle superiori, costretti da oggi a ritornare alla didattica a distanza, perdendo – per quanto riguarda i tecnici e i professionali – la possibilità di svolgere adeguatamente non solo le materie teoriche, ma anche quelle pratiche di laboratorio. Come potranno affacciarsi, il prossimo anno o negli anni successivi, al mondo del lavoro?
Grazie e buona giornata.
Emanuele Rampa
Grazie di cuore a lei.