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Cosa aspetta il governo a intervenire sul biodinamico?
Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa
Al direttore - E’ condivisibile la tesi contenuta nell’editorialino dell’11 giugno riguardante il modello Federal Reserve che continua a pompare liquidità, anche se contestualmente effettua operazioni di vendita di obbligazioni. La Bce ha confermato pienamente la linea accomodante della sua politica. Tuttavia, la Fed ha già deciso che il superamento verso l’alto moderatamente del target di inflazione fissato intorno al 2 per cento (come per la Bce) non comporterà un mutamento della propria strategia ritenendolo coerente con il mantenimento della stabilità dei prezzi. La Bce che ha, invece, in corso la revisione della politica monetaria affronterà anche il livello dell’inflazione benché il mandato conferitole dal trattato Ue si limiti alla stabilità monetaria, mentre quello della Fed riguarda anche l'occupazione. Imitare la Fed in tutto e per tutto però non sarebbe possibile, considerata la diversità dei due ordinamenti. Poi vi è il raccordo, che appare necessario, tra politiche economiche e politica monetaria, nel rispetto delle reciproche autonomie. Ma a tal fine sono i rispettivi protagonisti che dovrebbero muoversi. Per ora stanno in “surplace”. Tra i più interessati dovrebbe esservi l’Italia con il suo debito, anche per la prevista fine della sospensione del Patto di stabilità e di altre regole comunitarie al termine del 2022. E’ sperabile che nel governo questo tema abbia la necessaria attenzione e non ci si culli solo sul prestigio di Draghi anche perché al “dunque” i partner europei non dimenticheranno di certo i rispettivi interessi nazionali.
Angelo De Mattia
Al direttore - Alcune considerazioni legate all’articolo di Massimo Fiorio pubblicato sul Foglio di ieri. No, non è la scienza a fare fatica a decifrare “un binomio suolo-vita molto complesso”, sono i fautori del biodinamico che non riescono proprio a dimostrarlo o a specificare quali siano “le energie vitali che attraversano il terreno”. Parlare di argomenti stravaganti da parte di qualcuno che mette il letame nelle corna delle vacche per dinamizzarlo o usa vesciche di cervo imbottite di fiori per focalizzare e concentrare l’energia cosmica, non so, mi pare stravagante. Anche il parallelo tra accuse di stregoneria e collusione con l'industria chimica agro farmaceutica è sbilenco: le biodinamica è stregoneria a tutti gli effetti, la mia collusione con qualsiasi tipo di industria pura fantasia, come la biodinamica.
Paolo Martinengo
Trovo molto interessante su questo tema la presa di posizione dell’Accademia dei lincei, che ha notato come sia del tutto assurdo che in un paese che fa parte del G7 e che attualmente presiede il G20 la Camera possa aver votato, nelle pieghe di un ddl, a favore delle pratiche dell’agricoltura biodinamica, attribuendo a essa “la stessa dignità dell’agricoltura biologica e anzi assimilandola a questa”. Il dettaglio, scrivono i Lincei, è proprio qui: “Biologico e biodinamico possono sembrare termini simili – e in generale tutto ciò che ha il prefisso “bio” è oggi percepito come “naturale” e quindi sano e salutare – ma l’agricoltura biodinamica è qualcosa di assai diverso, talmente diverso che il nostro Senato dovrebbe riconoscere come grave errore l’avere attribuito alla biodinamica uno status tale da poter essere addirittura sostenuta e incentivata a spese dei contribuenti”. Motivo? Facile: “L’agricoltura biodinamica prevede pratiche basate su insensate credenze esoterico/astrologiche che sembrano uscite da un trattato di stregoneria. Pratiche che non solo non hanno alcuna base scientifica o empiricamente dimostrabile, ma risultano addirittura grottesche e in molti casi ripugnanti. Pratiche che, se verranno adottate, getteranno discredito sul marchio di qualità del nostro paese, che il ddl intende invece valorizzare e tutelare”. Caro governo, che aspetti a intervenire?