Lettere
Destra o sinistra, abbiamo trovato un Dante per tutte le occasioni
Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa
Al direttore - Auguri al neosegretario della Cgil Michele Bulgarelli, eletto con cinque minuti di applausi dai delegati e da Maurizio Landini sulle note dell’inno sovietico cantato dal coro dell’Armata Rossa. Ovviamente si è trattato di un errore, come hanno precisato i dirigenti della Camera del lavoro. Più che uno scherzo da prete, uno scherzo da disc jockey.
Michele Magno
Come direbbe Dante, “Lasciate ogni speranza voi che cantate”.
Al direttore - Mi consenta una osservazione apparentemente solo semantica. Non mi risulta che Berlusconi rivolgendosi a Salvini o anche a D’Alema abbia mai detto “il signor Salvini” o il “signor D’Alema”. Invece anche in questi giorni rivolgendosi alla attuale presidente del Consiglio, il Cavaliere ha detto: “Sulle accise la signora Meloni ha commesso il suo primo errore”, quasi che parli di una massaia che ha cucinato male il soufflé. Mi sbaglio o nell’uso di questo appellativo (la signora) emerge una sorta di presa di distanza, anche con un pizzico di maschilismo, nei confronti di colei che Berlusconi considera da molti punti di vista una usurpatrice del ruolo di premier e specialmente di leader di centrodestra?
Fabrizio Cicchitto
Come direbbe Dante, “Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta Meloni”.
Al direttore - Nell’alternarsi di sarcasmo e sollievo per le decisioni del governo, da lei descritto, dovrebbe includersi anche il caso Mes. Il profilarsi, salvo retromarce, della ratifica del trattato è importante. Si vedrà, poi, se e come sarà seguita, ai fini interni (risoluzioni parlamentari sul non ricorso al Meccanismo, proposte di riforma dello stesso, etc.). A quest’ultimo proposito, ovviamente è opportuno parlare, come è stato fatto dalla premier Meloni, con gli esponenti del Mes. Ma una diversa configurazione e operatività del Meccanismo, a maggior ragione se si intendesse farne un’agenzia per il debito comune con la possibilità di emettere eurobond e acquisire i titoli, in tutto o in parte, nei quali ha investito la Bce, richiede la ricerca di non facili convergenze con i partner europei, con la stessa Banca centrale e la non semplice rivisitazione del trattato da poco riformato. In più, questa materia, per ragioni logiche e politiche, si collega con le altre iniziative in corso nell’Unione: la revisione del Patto di stabilità, la modifica della normativa sugli aiuti di stato e, non per ultima, tutta la materia concernente i prezzi dell’energia. Ciò non significa affatto ritrarsi di fronte a tali problemi, naturalmente. Ma occorre averne fino in fondo la consapevolezza e già questo basterebbe per un sollievo, anche se tenue. Con i più cordiali saluti.
Angelo De Mattia
Come direbbe Dante, “Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e ’l Mes ancor m’offende”.
Al direttore - La mia impressione è che la passione improvvisa della destra per Dante sia dovuta al fatto che alla destra per trovare qualche riferimento culturale a cui ispirarsi convenga fare un salto nel passato piuttosto che fare un salto nei paesi dove la destra governa o sogna di farlo.
Lucia Cartoni
Come direbbe Dante, “Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte che, come vedi, Sangiuliano ancor non m’abbandona”.
Al direttore - Leggo che l’ufficio studi del Senato ha pubblicato un rapporto interessante sugli sbarchi in Italia nel 2022. Si conferma che l’odio contro le ong è prima di tutto ideologico. Sapete quanti sono stati i migranti soccorsi dalle ong tra gennaio e agosto 2022 sul totale degli arrivi? Tenetevi forte: il 16 per cento.
Franco Parrini
Come direbbe Dante, “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non governo di province, ma gran macello!”.