Lettere
Il problema di un paese che considera la verità giudiziaria solo un'inutile perdita di tempo
Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa
Al direttore - Blanco indagato per danneggiamento, rischia fino a 3 serate del Festival.
Alessio Viola
Al direttore - “L’errore giudiziario qualche volta è l’effetto inconsapevole di un peccato d’orgoglio: il magistrato che ha infilato una strada si rifiuta di ascoltare le ragioni di chi vuol dimostrargli che è sbagliata, perché è convinto che, se l’abbandonasse dopo averla presa, ne soffrirebbe la dignità della giustizia. Egli crede che sia in giuoco la giustizia, mentre è in giuoco soltanto il suo amor proprio: senza accorgersene, coll’ostinarsi nella sua tesi, da giudice si è trasformato in parte” (Piero Calamandrei, “Elogio dei giudici scritto da un avvocato”, 1935).
Michele Magno
Il problema, caro Magno, non è l’errore giudiziario, ma è il grande guaio di un paese che ha scelto di considerare i processi celebrati sui media, sui giornali e nei talk-show, più veritieri di quelli celebrati in un’aula di tribunale. E che per questo considera la verità giudiziaria ormai solo un’inutile perdita di tempo.