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Non c'è che dire, il governo Fratoianni mantiene le promesse
Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa
Al direttore - Secondo lei è un caso, caro Cerasa, che la Giornata internazionale del gatto, ieri, arrivi nello stesso giorno della Giornata internazionale dell’orgasmo?
Arianna Martini
Non male. Bisogna solo capire se le celebrazioni della prima giornata siano state pensate per riempire gli eventuali vuoti generati dalle mancate celebrazioni della seconda.
Al direttore - “Allora si può fare: è possibile tassare gli extraprofitti, come la Cgil richiede, pressoché inascoltata”. Commento (o endorsement) immediato, quello del principale sindacato italiano alla nuova tassa straordinaria prevista dal governo Meloni nell’ultimo decreto legge. Una misura dal sapore di sinistra, ispirata a un intervento simile adottato a fine 2022 dal governo spagnolo del socialista Sánchez. E’ probabile che, come sta avvenendo a Madrid, la legittimità della tassa italiana finirà in Corte costituzionale ed è certo che la Bce solleverà gli stessi dubbi espressi nei confronti della tassa iberica, tacciata di danneggiare le condizioni patrimoniali del sistema finanziario, far lievitare i costi di credito per risparmiatori e imprese e avere un impatto negativo sull’intera economia. Il decreto destina il gettito della tassa a generiche riduzioni della pressione fiscale di famiglie e imprese e al fondo per i mutui per la prima casa, ma rischia di essere come il gioco delle tre carte. Il crollo di ieri sui mercati dei titoli bancari segnala i veri effetti: a pagare sono milioni di piccoli risparmiatori possessori dei titoli e i cittadini che vedranno ulteriormente crescere i costi occulti di conti correnti, mutui e prestiti. Per le piccole e medie imprese sarà ancora più difficile di oggi prendere soldi a prestito, perché colpire le banche tassando il margine di interesse (cioè la differenza tra interessi attivi e passivi) le spingerà ad aumentare i tassi sugli impieghi e a ridurre gli impieghi stessi. La prova di quanto la tassa sia dannosa è arrivata dallo stesso esecutivo, che nel pieno delle turbolenze di mercato ha “addolcito” il prelievo rispetto alle prime bozze circolate. “Che altro si poteva fare?”, si chiedono tanti cittadini scottati quotidianamente dal rapporto con le banche. Si potevano accendere i riflettori sulle troppe modifiche contrattuali unilaterali a danno della clientela effettuate dalle banche anche prima dell’inizio del rialzo dei tassi di interesse, ad esempio.
Piercamillo Falasca
Qualche giorno fa, la maggioranza ha approvato per sbaglio un ordine del giorno, a prima firma Fratoianni, che impegnava il governo a valutare una proposta sulla patrimoniale. La maggioranza stessa poi si è accorta dell’errore, e ha trovato un modo per cassarlo successivamente, ma visto quello che ha combinato lunedì in Consiglio dei ministri – estensione del golden power, blocco degli algoritmi dei voli, tasse su extraprofitti, aumento degli stipendi pubblici, aumento delle pene edittali, Cigs prorogata per gli ex dipendenti Alitalia – quell’errore era perfettamente coerente con il percorso imboccato dall’esecutivo. Percorso magnificamente sintetizzato ieri così da Luciano Capone: “Contrasto delle multinazionali, controllo dei prezzi, guerra alla politica disinflazionistica della Bce, aiuti a chi ha scelto mutui a tasso variabile, tasse sugli extraprofitti delle banche… Si può dire tutto, ma non che il governo Fratoianni non abbia mantenuto le promesse”. Cin cin.
Al direttore - Confesso che mi era sfuggito il particolare per cui la sentenza sulla strage fascista della stazione di Bologna del 2 agosto 1980 fosse stata consegnata ai giudici direttamente da Geova sul Monte Sinai.
Giuliano Cazzola