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Lettere

Il populismo, anche quello dei media, non è mai a costo zero

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Ho l’impressione che prima o poi avremo un secondo Papa emerito.
Michele Magno

“In caso di impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce le avete già. Non so a chi le abbia date il cardinal Bertone, ma gliele ho date io quando era segretario di stato” (Papa Francesco, 11 marzo 2023).


Al direttore - Giambruno stava riassumendo le parole di un ospite quando facendo una domanda ha detto “tutti hanno il diritto di bere e nessuno deve essere violentato per questo, ma purtroppo accade… quindi meglio non entrare in macchina di uno sconosciuto e non perdere i sensi”. E’ statistica. Come se uno dicesse “tutti hanno il diritto di non essere derubati, ma meglio mettere l’allarme perché i ladri ci sono”. Qualcuno può pensare che questa frase giustifichi i ladri o colpevolizzi il derubato? Eppure la frase di Giambruno sulla prima pagina di Repubblica è diventata: “Donne, l’oltraggio di Giambruno: ‘Se eviti di bere non ti violentano’”. Ma lui questo virgolettato non l’ha mai detto. Mentre giudicare le donne per ciò che dicono i compagni è proprio come dire “se l’è cercata”.
Annarita Digiorgio


Al direttore - Grazie per l’articolo sull’abuso di cronaca nera, giustissimo. Si potrebbe anche far notare che per gli stessi motivi ogni anno in agosto riemerge puntuale dalle profondità nelle quali resta tranquillo gli altri undici mesi fin dal Pleistocene il famigerato mostro di Loch Ness.
Paolo Bellini


L’abuso della cronaca nera è un fatto. Ma il fatto interessante riguarda l’effetto di questo abuso. Primo: costringe la politica a sentirsi sempre in dovere di dare risposte immediate a questioni centrali nell’agenda mediatica. Secondo: spinge la politica a rispondere a questi problemi usando con forza la leva dell’aumento delle pene. L’abuso della cronaca nera serve ad alimentare la narrazione dello sfascio attorno a noi. Ma serve anche ad alimentare la sete di nuove leggi penali. Il populismo, anche quello dei media, non è mai a costo zero.


Al direttore - Un anno fa, quando gli sbarchi erano 57.064, Salvini e Meloni chiedevano con insistenza più o meno ogni giorno le dimissioni del ministro dell’Interno: era tutta colpa sua. Oggi gli sbarchi, dall’inizio dell’anno, sono 113.890. A che ora Salvini chiederà le dimissioni di Piantedosi?
Andrea Marino


C’è stato un tempo in cui la destra, quando parlava di immigrazione, ragionava solo ed esclusivamente di pull factor: i migranti arrivano da noi perché c’è qualcuno che li attrae. Oggi la destra, al governo, scopre che il pull factor è una boiata e che per occuparsi di immigrazione occorre ragionare, prima di tutto, sul push factor. Conta cosa ti spinge a partire dalle tue terre, non chi ti spingerebbe a partire invitandoti a venire nelle sue terre. Il populismo, che bellezza.

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