Lettere
L'altra faccia dei paesi, come l'Italia, che spendono e spandono
Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa
Al direttore - Morto impiccato il quarto top manager del colosso petrolifero Lukoil negli ultimi due anni. In Russia il novichok comincia a scarseggiare.
Michele Magno
Al direttore - È pienamente condivisibile l’esigenza, rappresentata nell’articolo molto efficace di Capone e Trezzi sul Foglio del 15 marzo, che sia fatta chiarezza sulle previsioni del deficit 2023 sbagliate per 40 miliardi. Ciò, però, deve chiamare a rispondere “in primis” il ministro dell’Economia, se non il governo come tale. Sarebbe singolare se dovesse essere solo il ragioniere generale a dover chiarire. La cosa potrebbe accadere esclusivamente se il responsabile politico contestasse l’operato del ragioniere, ma non risulta che finora sia stato fatto, né che quest’ultimo abbia ammesso errori o altre eventuali manchevolezze. Pur senza ricorrere a metafore su quel che succede se alcuni litigano e le conseguenze invece ricadono su di un terzo, è, dunque, corretto rivolgersi al ministro, come si fa nell’articolo, senza “a priori” escludere ovviamente responsabilità tecniche. Infine, viene ricordato il quinquennio 1995-2000 per l’avanzo primario medio del 5 per cento e il ruolo fondamentale di Ciampi e Andreatta. Aggiungo che in quel tempo operò la Banca d’Italia che aveva ancora nella sua piena disponibilità la leva monetaria. Aveva contrastato l’inflazione e le relative aspettative riportando gli spread Btp-Bund, che avevano superato gli 800 punti base, verso i 200 punti. Si parlò allora di Btp “tedeschi” per assimilarli ai Bund.
Angelo De Mattia
Capone e Trezzi perfetti. C’è poi un altro tema, caro De Mattia, che prima o poi andrà sviluppato. Perché i paesi indebitati non fanno più notizia? Perché i paesi indebitati non spaventano i mercati? Perché i paesi spendaccioni non terrorizzano gli investitori? Perché i paesi che spendono tanto, e a volte spandono tanto, non vengono più osservati come se fossero paesi destinati al fallimento ma vengono osservati con curiosità e fiducia? I soldi spesi e sperperati sono tanti ma i mercati indicano un mondo nuovo che merita di essere studiato, capito e raccontato. Grazie