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Va fermato Hamas, non Israele. Il Foglio per studenti e universitari

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Da qui al 7 ottobre, un pezzetto di “Statuto di Hamas” al giorno, un bignami a puntate dal fiume al mare per ricordare a magliette in laguna, collettivi e “alleati della resistenza” gusti, sogni e tendenze dei loro eroi: “Non c’è soluzione per il problema palestinese se non il jihad. Quanto alle iniziative e conferenze internazionali, sono perdite di tempo e giochi da bambini”.
Andrea Minuz

Rinfrescare la memoria, saggio. Vale per il passato ma anche per il presente. Nota per i distratti: Hamas ha ucciso sei ostaggi. Siamo sicuri che la pressione internazionale debba essere rivolta a fermare Israele e non a fermare Hamas?


Al direttore - Alla Edoardo Vianello: “Che finimondo per un capello biondo…”. Però peggio sarebbe per il mio ex direttore al Tg2 se alla fine tutto si rivelasse “un crine di cavallo”.
Valter Vecellio


Al direttore - “La conosco – ha detto al Corriere il sindaco del comune campano Lo Sapio a proposito di Maria Rosaria Boccia – alla festa di Pompei aveva uno stand di latticini”. Questa sembra davvero una storia di bufale.
Roberto Alatri


Al direttore - Prodi: “Renzi è benvenuto ma si penta”. In un confessionale posto per l’occasione nel palazzo del Collegio Nazareno (sede del Pd), dovrà recitare dieci Pater noster in greco, ebraico, aramaico e latino.
Michele Magno


Al direttore - Caro Cerasa, insegno italiano in un liceo di Como, quest’anno anche in una classe quinta del liceo delle Scienze applicate. Lo scorso anno scolastico avete proposto ai maturandi l’abbonamento gratuito nel periodo di preparazione all’esame di stato. Ma sarebbe un’opportunità poter leggere il Foglio in classe nell’arco di tutto l’anno scolastico. Ecco dunque la richiesta: sarebbe possibile fruire come classe, gratuitamente, di una selezione settimanale di articoli e contenuti web? La lettura del quotidiano è una consuetudine rarissima negli studenti della scuola superiore, ma è utile suggerirla  almeno per due motivi: perché la prova scritta dell’esame di stato – Tipologia B prevede la comprensione e l’analisi di un articolo, fondamentali per poter svolgere poi la parte di riflessione personale;  perché gli studenti in genere si informano poco, attraverso canali non sempre attendibili,  e non avvertono l’esigenza di formarsi un giudizio critico sulle cose e sulle idee attraverso il confronto delle opinioni. Fiduciosa, ringrazio per l’attenzione.
Elena Clerici, liceo “Paolo Giovio” Como, docente classe 5 S E

Gentile Elena, certamente sì. Nell’ultimo anno abbiamo scelto di aprire sempre di più il nostro giornale al mondo degli studenti e lo abbiamo fatto in quattro modi. Per i futuri universitari, per i maturandi, abbiano scelto di rinnovare l’esperimento che lei citava: è sufficiente inviare una mail a [email protected] e tutti coloro che affronteranno la maturità quest’anno potranno leggere il Foglio, glielo offriamo noi. Per il mondo universitario, invece, abbiamo fatto anche di più. Abbiamo dato la possibilità agli universitari di scrivere per il Foglio, abbiamo creato uno spazio per loro, abbiamo posto ogni settimana delle domande, abbiamo pubblicato le migliori risposte e abbiamo anche scoperto qualche talento. Abbiamo pubblicato i migliori contributi sul nostro sito, e sulla newsletter “La situa”, curata da chi vi sta scrivendo e che arriva nelle vostre caselle di posta elettronica ogni sabato mattina alle 8, e abbiamo creato un abbonamento ad hoc per gli studenti universitari. Trovate tutto sul nostro sito. Buona lettura e grazie.

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