Riga magica. Cronache dal Baltico

Luca Gambardella
Massimiliano Di Pasquale
Il Sirente, 211 pp., 15 euro

    Tra gli abitanti di Riga pare si tramandi una leggenda curiosa. Al folletto che riemerge dal fiume Daugava, che solca la città baltica, è d’obbligo rispondere che la capitale non è ancora finita e che necessita di un nuovo cambiamento. Altrimenti, continua la storia, se la città fosse finalmente completata, tutti gli abitanti affonderebbero per sempre nelle acque del fiume. Una storiella popolare che riassume bene cosa sia oggi Riga: un luogo che per sopravvivere ha imparato a evolversi, fino a diventare terra di frontiera, sin da quando era ancora parte integrante dell’Unione sovietica. “Non c’è nessuna frontiera, né un valico, eppure un viaggiatore attento riusciva  letteralmente a sentire l’odore dell’Ovest”, è la citazione esaustiva di Wladimir Kaminer riportata nel libro di Massimiliano di Pasquale, “Riga Magica – Cronache dal Baltico”. Il fotogiornalista, esperto di Europa orientale, decide di regalare una guida ragionata al viaggiatore intelligente, ovvero a quello che è disposto a perdersi tra il tempo e lo spazio. E di Riga emerge l’incontro di culture, la stratificazione di religioni, di storie e di drammi, a partire dalla complicata indipendenza ottenuta dall’Unione sovietica. Oggi la Lettonia e i suoi abitanti hanno costruito per sé, con dedizione e tenacia, un’identità tutta  diversa, mattone su mattone, scartando e gettando via tutto quanto non le si addiceva. Il risultato è una delle città più occidentali tra quelle al confine fra Russia ed Europa. Dai quartieri in stile liberty e dai trionfi dell’Art Nouveau, si passa al retaggio della pianificazione socialista, il cui dramma resta vivo, soprattutto tra le generazioni più anziane, sebbene la Lettonia sia oggi membro dell’Unione europea e dell’Eurozona. Ogni angolo di Riga è descritto dall’autore con una selezione attenta, con dettagli precisi e mai pedanti, per dare al lettore sempre una chiave di lettura di quanto può osservare della città baltica. Dall’aeroporto, fino al cuore del quartiere russo di Maskavas, passando per le aree più glamour di Riga, Di Pasquale traccia una mappa per il viaggiatore e non dimentica che il suo testo vuole essere una guida precisa. Ecco allora consigli sui ristoranti, sui quartieri storici da visitare, sulle ricette di prodotti tipici da assaggiare, sulla musica da ascoltare. Di Pasquale, con uno stile diaristico, non manca di annotare anche le voci di Riga, da quelle degli abitanti alle testimonianze degli studenti Erasmus e degli studiosi. Capitale europea della cultura del 2014, sulla città restano ancora le ombre del passato sovietico che la sua indole naturale cerca di scrollarsi di dosso, reinventandosi. Per evitare di sprofondare per sempre nelle acque del fiume Daugava.

     

    RIGA MAGICA. CRONACHE DAL BALTICO
    Massimiliano Di Pasquale
    Il Sirente, 211 pp., 15 euro

    • Luca Gambardella
    • Sono nato a Latina nel 1985. Sangue siciliano. Per dimenticare Littoria sono fuggito a Venezia per giocare a fare il marinaio alla scuola militare "Morosini". Laurea in Scienze internazionali e diplomatiche a Gorizia. Ho vissuto a Damasco per studiare arabo. Nel 2012 sono andato in Egitto e ho iniziato a scrivere di Medio Oriente e immigrazione come freelance. Dal 2014 lavoro al Foglio.