Cosa far leggere a un avversario politico. I consigli di Chiara Appendino
Il Foglio ha condotto un piccolo esperimento: provare a conoscere meglio alcuni protagonisti della vita politica italiana chiedendo loro di consigliare a un avversario tre libri da leggere durante l’estate. In alcuni casi, l’avversario è stato esplicitato. In altri casi, l’avversario è solo figurato. Lo abbiamo chiesto a esponenti di tutti i partiti. Dal Pd a Forza Italia passando per la Lega, Mdp e il Movimento 5 stelle e in molti ci hanno risposto e hanno accettato di stare al gioco. Ecco cosa ci ha risposto il sindaco di Torino, Chiara Appendino.
Ai suoi avversari l'esponente del movimento 5 stelle, consiglia “Come sono diventato stupido”, di Martin Page. Motivo: “Un racconto leggero e profondo allo stesso tempo”, ci dice Appendino, “e tra il serio e il surreale, qui, il protagonista si accorge di quanto sia impegnativa l’autonomia di pensiero in questa società, dunque decide di curare la ‘malattia’ dell’intelligenza con un percorso verso la stupidità”. Il secondo libro è “La conquista della felicità”, di Bertrand Russell, che il sindaco di Torino consiglia perché “con stile semplice e leggero mette in fila tante piccole cause di infelicità dando i suoi consigli per porvi rimedio”. Infine, ultimo volume, grande classico: “Guida alla Città”, di Adriano Olivetti. Dice Appendino: “E’ uno dei miei libri preferiti. La mente illuminata di Adriano Olivetti spiega in maniera chiara quanto il mutualismo, che caratterizza la Comunità, sia l’elemento cardine per il buon funzionamento di un sistema che sia, a un tempo, produttivo e sociale”.
Per i lettori che volessero invece consigliare un libro a un politico da oggi e per qualche giorno si può scrivere qui: [email protected]. I migliori consigli saranno pubblicati nei prossimi giorni sul Foglio. Buona lettura.
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