Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Italicum, oggi sarà 'M-Day'. Nel Regno Unito testa a testa tra Tories e Labour
Lunedì 4 maggio. Santi martiri Agapio e Secondino, a Costantine in Numidia, nell’odierna Algeria, dopo un lungo esilio da esimi sacerdoti divennero gloriosi martiri.
Titoli. Oggi si chiude l’Italicum, domani resta aperta la riforma della scuola e uno sciopero – il 5 maggio - che s’annuncia massiccio. Il Fatto Quotidiano dunque si sposta più in là: “Renzi e Giannini fa rima con Gelmini”. Fanno un passo avanti anche Il Messaggero (“Tensioni sulla scuola, Renzi apre”) e la Repubblica a cui scappa però un orribile ddl nel titolo (“Senza ddl scuola 100 mila a rischio. Renzi contestato”). E poi? Ragazzi, c’è l’orgoglio di Milano, dopo le mazzate dei black bloc, le ramazze dei cittadini. La Stampa impagina il day after Expo così: “Il corteo dell’orgoglio di Milano”. Il Giornale prende un’altra strada, originale: “Toghe complici dei black bloc”. Il Corriere è in fase Fontana: “In ventimila per pulire Milano”. Expo? Sarà un successo.
Italicum. Lo so, non vi appassiona così tanto come pensa qualcuno, ma oggi sarà M-Day. No, non è il ritorno del Mattarellum, ma il Matteo Day. La Camera darà il voto finale sulla riforma elettorale e dopo questo passaggio Renzi avrà tutto il tempo di pianificare quando andare a votare. Non prima del 2016, la nuova legge infatti entra in vigore il 1° luglio di quell’anno e da quel momento tutto è possibile. Manca un anno. Renzi? Ecco due o tre cose che so di lui: ha dato la stangata a Berlusconi sul Quirinale facendo eleggere Mattarella; ha aperto l’Expo quando nessuno ci credeva più; ora porta a casa l’Italicum ridicolizzando la minoranza del Pd e il fu centrodestra. Forse non sa ancora governare, ma di sicuro è un leader.
Quattromila. E’ questo il numero di migranti salvati nel Mediterraneo questo fine settimana. Diciassette barconi colmi di uomini, donne e bambini sono stati soccorsi dalle navi italiane. Tutti provenienti dal Nord Africa e in particolare dalle coste libiche. L’anno scorso furono 170 mila le persone sbarcate in Italia. Quest’anno quel numero è destinato a crescere. L’operazione Triton non basterà. Preparatevi a un altro sterile dibattito dopo un naufragio.
Regno disUnito. Chi vincerà le elezioni nel Regno Unito? Non si sa. Il 7 si vota, ci sono ancora due giorni di campagna elettorale. Il sondaggio dei sondaggi dell’Economist dice che il Labour è in vantaggio sui Tories di un solo punto (35 a 34), Ukip è in calo a quota 12, i Lib Dem sono a 8 punti e i Verdi a 5 punti. Senza chiara vittoria, chi sarà in grado di formare il governo? Bella domanda. Cameron ci spera ancora e promette anche in caso di sconfitta di fare il referendum sulla permanenza del Regno Unito in Europa, Miliband immagina di fare un governo di minoranza. Sarà decisivo il supporto del Partito nazionalista scozzese che farà il pieno di voti. Anche il Regno Unito ha i suoi guai con la legge elettorale. Come vedete, non è questione di Italicum, ma di geografia politica.
Agenda Grasso. Poesia. Politica. Musica. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, sarà alle celebrazioni del 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri (ore 11, Senato). Nel pomeriggio a Palazzo Giustiniani riceverà il presidente del Consiglio degli Stati del Parlamento svizzero, Claude Heche (ore 15.30). Dopo mille fatiche, serata musicale, concerto dell'Orchestra Falcone Borsellino (Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra, ore 18).
Agenda Boldrini. Politica, politica, politica. La presidente della Camera è tosta e in pista. Stamattina (ore 11) riceve nel suo studio a Montecitorio il Procuratore generale della Corte dei Conti, Martino Colella. Un’ora dopo, continua la marcia cingolata, arriva una delegazione della Cgil con la segretaria Susanna Camusso. E niente pausa, perché alle ore 15 la Boldrini incontra i rappresentanti del Coordinamento per la democrazia costituzionale.
Dante. Sono 750 anni dalla nascita di Dante, poeta che ha superato ogni barriera di spazio e tempo. Alle celebrazioni in Senato oggi ci sarà anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E Dante? Ha la voce di Gassman:
4 maggio. E’ in questo giorno, nel 1977, che David Frost intervista Richard Nixon.
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