Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Le pensioni e le ritirate dell'esercito iracheno
Lunedì 18 maggio. San Giovanni I, papa e martire.
Titoli. Un solo grande titolo: Pensioni, pensioni, pensioni. La Consulta fa politica? Bene, Renzi la fa meglio. E sfrutta il colpo basso per assestare un uppercut elettorale: #cinquecentoeuro. Ecco il Corriere della Sera fontanizzato: “Pensioni, a chi va il rimborso”. Il Giornale si occupa dei vitalizi dei senatori: “Grasso si tiene il malloppo”. Libero segue a ruota: “Magna pure Dracula-Visco. A Toni Negri 600 mila euro”. Repubblica certifica la realtà renziana: “Renzi: restituirò 500 euro a quattro milioni di pensionati. Oggi pronto il decreto”. Il Messaggero, sempre attento alla bottega: “Pensioni, rimborso di 500 euro”. Incassate i soldi e buona giornata.
Renzi. A mezzogiorno si riunisce il consiglio dei ministri. Primo punto in agenda: il rimborso delle pensioni dopo la sentenza della Corte Costituzionale. #cinquecentoeuro
Mattarella in Tunisia. Il Gran Tour del presidente della Repubblica si sposta in Nord Africa: Sergio Mattarella oggi è in visita ufficiale in Tunisia.
Haftar in Libia. Il generale Khalifa Haftar ha annunciato che “la fine delle operazioni militari a Bengasi è vicina”.
Camera. Si continua a votare la riforma della scuola.
Istat. Arrivano i dati sul commercio estero di marzo.
Appunti di governo 1. Regno Unito. Oggi a Londrà ci sarà la prima seduta del nuovo Parlamento dopo il voto shock. I conservatori hanno la maggioranza assoluta (non accadeva dal 1992) e David Cameron ha vinto le elezioni contro tutti i sondaggi che davano un testa a testa con i laburisti. Il day after del voto ha dato uno scenario rivoluzionato: Tories vincenti, Labour perdente, Ukip fuori da Westminster e nazionalisti scozzesi terzo partito. Primo punto dell’agenda di Cameron: il cancelliere dello scacchiere George Osborne taglierà centomila posti di lavoro pubblici nel giro di cinque anni. Ecco, le elezioni, nell’isola di Inghilterra, si vincono così: raccontando la verità agli elettori e mettendoli di fronte a programmi di governo seri.
Appunti di governo 2. E’ sempre Italia-Germania. I tedeschi guardano con sospetto tutto quello che fa il governo italiano, qualunque esso sia. Non sono affatto contenti che a Palazzo Chigi si faccia un piano per una bad bank e gestire le sofferenze bancarie del sistema. Dal 2001 al 2014 le banche italiane avevano accumulato 48 miliardi di perdite, nel 2015 tornerà l’utile. Un sistema bancario sano – risanato, in alcuni casi – è la garanzia di poter competere nel mondo globalizzato. Ecco, alla Germania tutto questo non piace troppo. Eppure le loro banche sono stracolme di derivati. Deutsche Bank ha un’esposizione in titoli derivati di oltre 54 trilioni di euro, venti volte il pil della Germania, due volte e mezzo il pil dell’eurozona. Cari amici tedeschi, tutto a posto?
Appunti di governo 3. Isis conquista Ramadi. Alla Casa Bianca hanno sempre più mal di testa. L’esercito iracheno – quello che era stato istruito dagli americani – si è ritirato lasciando il campo libero ai macellai di Isis. Quello iracheno è un esercito senza onore, ha battuto in ritirata innumerevoli volte lasciando il campo libero ai terroristi in pick-up.
Ramadi è a soli 130 chilometri da Baghdad, poco dopo, su quella strada, c’è Falluja, città dove gli americani furono impegnati in una pesantissima battaglia dal 4 aprile al 1 maggio del 2004. Vedremo il bis con Isis? Gli americani non hanno truppe sul terreno, gli iracheni non sanno combattere. Ancora una volta, resta l’opzione degli sciiti iraniani. Che contrappasso della storia. John Kerry, segretario di Stato, in viaggio a Seul commenta: “Sono convinto che quando le forze saranno rischierate e con il passere dei giorni la situazione sarà ribaltata”.
18 maggio. Nel 1944 i tedeschi evacuano Monte Cassino e gli alleati conquistano la roccaforte dopo quattro mesi di battaglia.
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