Una riunione del G7 in corso in Germania (foto LaPresse)

Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi

Al G7 Obama punta sulla linea dura con Putin: sia sull'Ucraina, sia sulla vicenda Fifa

Mario Sechi
Mentre il nord minaccia Renzi e i comuni che accolgono i migranti, in Germania si incontrano i grandi del mondo. Il premier italiano proverà a riportare sul tavolo il tema degli sbarchi. Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi

San Medardo, vescovo di Saint-Quentin, profuse ogni cura nel convertire il popolo dalle superstizioni pagane alla dottrina di Cristo.

 

Titoli. Oltre la noia, ci sono solo i titoli dei giornali del lunedì. Eccoli. Corriere della Sera: “Migranti, la protesta del Nord”. What? Massì, è Maroni che litiga con Alfano, tema sbarchi, accoglienza, etc. Ma fate attenzione: Lombardia, Liguria e Veneto, sono le regioni dove Renzi non governa. Tre regioni che valgono 500 miliardi di pil (su circa 1500 e rotti) e il Pd non c’è e non ci sarà. Le conseguenze del voto arrivano, anche su un tema che in realtà è senza soluzione (in Italia). Ecco la sintesi, dal Giornale: “Nord, secessione da Renzi”. Poi c’è la realtà, con gli sbarchi, migliaia di uomini e donne in fuga, ma quella nel dibattito viene dopo. Al prossimo naufragio. Repubblica registra la situazione senza guizzi: “Migranti, la rivolta del Nord. Renzi: Ue non fa abbastanza”. La Stampa è al cloroformio: “Migranti, la sfida delle Regioni”. Il Messaggero è una ninna nanna: “Migranti, scontro sul no del Nord”. Voltiamo pagina. Buona giornata.

 

Che succede? Succede che al G7 in Germania gli Stati Uniti stanno facendo pressing su tutti per ottenere qualche obiettivo sull’incerta agenda di politica estera di Obama. Linea dura con la Russia e pressing sul Regno Unito e gli alleati per spendere di più nella Difesa. Il conflitto non è sui carri armati in Ucraina, ma sul pallone. E’ la Fifa il terreno di scontro più duro – e pericoloso – tra Stati Uniti e Russia. La Fifa ha confermato che se saranno scoperti fatti di corruzione, il Mondiale assegnato alla Russia per il 2018 salterà. Dettaglio: le indagini sono firmate Fbi. Altro? Matteo Renzi ha battuto i pugni sull’immigrazione (ma non otterrà nulla perché non è il G7 il luogo dove si decide sulla questione) e i dossier sono stati già concordati dall’asse tra Obama e Merkel, mentre c’è una nazione in fase di sgancio dall’Unione Europea, l’Inghilterra.

 

Brexit. La faccenda si sta complicando per Cameron. O meglio, il premier britannico spera ancora di trattare buone condizioni e riforme per tenere il Regno Unito dentro l’Unione europea, ma nel frattempo 50 parlamentari conservatori ieri hanno formato un nuovo gruppo: Conservatives for Britain. Vogliono l’uscita dall’Europa e tanti saluti a Bruxelles. Cameron vuole evitare che suoi ministri facciano campagna per il Brexit e ha posto un ultimatum: chi sta nel governo non può fare propaganda per il Brexit.

 

Il sole sopra Berlino. La produzione industriale in Germania sale dello 0,9 per cento mensile in aprile. Battute le stime degli analisti (+0,5 per cento).

 

Cose turche. Erdogan non ha più la maggioranza. E fare un governo con un alleato non sarà facile. Conseguenze: la borsa di Istanbul cede oltre l'8 per cento in apertura e la lira turca va giù del 5 per cento a 2,8 sul dollaro.

 

Cose italiane. Il gruppo italiano Astaldi ha firmato un contratto da 5 miliardi di euro per il progetto dell'autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir, in Turchia.

 

NYT: Parigi perde, Londra vince. Il New York Times ha deciso di puntare su Londra come sede per le sue operazioni europee. Parigi perde il ruolo che ha sempre avuto nella storia del giornale americano che aveva una quota del mitico International Herald Tribune fino ad acquistarlo al cento per cento nel 2003 e trasformarlo nel 2013 nell’International New York Times. La scelta è stata dettata dalla rigidità delle regole sul lavoro. (via Financial Times)

 

Agenda italiana. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presiede l'Assemblea plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura (ore 17 – Palazzo dei Marescialli).

 

8 giugno. Nel 1946 un prototipo di alluminio prende il nome di un costruttore di auto destinato a diventare leggenda: Porsche.