Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Alla Grecia restano gli spiccioli e su Tsipras Krugman ci ripensa: "L'ho sopravvalutato"
San Lorenzo da Brindisi, frate minore cappuccino, sacerdote e dottore della Chiesa, nato a Brindisi nel 1559 perse in tenera età il padre e poi la madre. Si trasferì a Venezia e morì in Portogallo nel 1619.
Titoli. Misteri. Rapimenti. Tasse. Sono gli ingredienti del frullato della colazione. Primo caffè, Corriere della Sera: “Italiani rapiti, tutti i misteri”. Bene, uno va al catenaccio per saperne di più. E no, sorpresa, là si parla d’altro: “Migranti, l’Ue riduce a 32 mila quelli da trasferire. Via il prefetto di Treviso”. Fatemi capire: il titolo è su un rapimento, mi promettete di svelare tutti i misteri, poi fate un catenaccio su un altro argomento? Provo con l’occhiello, elemento che di solito non legge nessuno: “Quattro tecnici pedinati dalla Tunisia alla Libia e sequestrati. La pista delle bande”. Nessun fatto nuovo nella storia. Bene, ho capito una cosa: il mistero è il titolo d’apertura del Corriere. Passo a Repubblica e dal mistery si passa al thriller: “Paura in Libia, rapiti dalle milizie 4 tecnici italiani”. Sto per cambiare giornale, ma la mia attenzione è rapita dall’imperdibile reportage di Repubblica sul fiume Po: “Viaggio nel Po il fiume scomparso”. E’ un appuntamento fisso, almeno una volta all’anno un inviatone si mette sul barcone. E tira giù il nero di seppia sull’agonia del Po. Oggi è prosciugato, domani inquinato, tra qualche giorno disidratato. A quest’ora sarebbe già morto da tempo. Andiamo avanti. Mistery, thriller, cosa manca. Diamine, il cinema muto! Ecco la Stampa (di Torino): “Silenzio sugli italiani rapiti in Libia”. Silenzio. Alt, c’è Gramellini, ma a lui va dedicato un capitoletto a parte, tra poco. Passiamo alla sezione “titoli scartavetrati”. Libero non fa giri di parole: “Eurotruffa sugli immigrati”. Vista la trattativa in Europa sui profughi, come dargli torto? Vediamo cosa combina il fantasioso titolista del Giornale: “Caccia agli italiani”. E’ in versione action movie. Altro? L’agonia – quella vera – dell’Ilva, spalla del Sole 24Ore con un commento che dice tutto: “La giostra giudiziaria che affonda l’azienda”. Servirebbe Jeeg robot d’acciaio, ora. Buona giornata.
Bianco e nero. Allora abbiamo la foto del poliziotto nero che aiuta il manifestante bianco, un razzista. Al vicedirettore della Stampa, Massimo Gramellini, non sfugge mai tutto quello che è “virale” perché fa rima con la sua specialità, il banale. Gramellini, ne trae una lezione sul mondo “in bianco e nero” peggiore di quello “a colori” (lo so, grandi vette poetiche) e apparecchia un finale che mostra il suo manicheismo: “In fiduciosa attesa della prossima foto, quella del poliziotto bianco che soccorre il manifestante nero”. Perché i poliziotti bianchi in America sono così, naturalmente cattivi, pronti a legnare chiunque.
Gente dal cuore di pietra e il manganello svelto, come il sergente Bret Barnum che in questa foto abbraccia il dodicenne Devonte Hart. La foto è stata scattata a Portland (Oregon) il 25 novembre del 2014, durante una manifestazione di protesta per l’omicidio di Michael Brown, un ragazzo di colore, a Ferguson (Missouri). Anche questa era “virale”. Resto in fiduciosa attesa che Gramellini impari a usare l’archivio del suo giornale.
Grecia. Il prestito. Come anticipato su List, il prestito ponte da 7 miliardi è svanito in un colpo solo per saldare rate di altri debiti contratti dalla Grecia. Questo è il conticino: 3,5 miliardi, più 700 milioni di interessi sono andati alla Banca centrale europea; 2 miliardi sono stati incassati dal Fondo Monetario Internazionale. Alla Grecia sono rimasti gli spiccioli. E’ debito che ripaga debito. Un circolo vizioso. Oggi riaprono le banche. Occhio al livello dei depositi. Cash.
Grecia? Grexit. Circolo vizioso, così lo definisce il Financial Times. Secondo il quotidiano britannico la Grexit continua ad essere l’esito finale di questa storia e mentre tutti più o meno pensano la stessa cosa, fa una recensione di The Global Minotaur, il libro di Yanis Varoufakis. La mitologia tira sempre.
Paul, che dici? Krugman è un star dell’economia, ha il nobel in salotto e scrive sul New York Times. Questo lo rende perfetto come argomento di discussione nei cocktail in terrazza della sinistra varoufakista. Ha pubblicato ancora un pezzo per dirci del “sogno impossibile dell’Europa”. Ma soprattutto si è fatto intervistare da Fareed Zakaria alla Cnn e dalle labbra gli è uscita l’involontaria verità: “Forse ho sovrastimato la competenza del governo greco”. End of the game, nuovo argomento in terrazza: Tsipras e compagni sono delle pippe?
Rapiti in Libia. Il governo di Tobruk fa sapere di aver avviato indagini sui quattro italiani rapiti. Che farà il governo di Tripoli? Tobruk parla, Tripoli tace.
I conti in Camera. A Montecitorio ieri si è discusso il conto finale del 2014 e il progetto di bilancio del 2015. La spesa effettiva per il 2014 è pari a 1.024,8 milioni di euro. Un miliardo.
Rai. Arriva nell’aula del Senato, ore 16.30, la riforma della Rai. Spegnete la tv e allacciate le cinture.
Amore e guerra. Coppie di fatto e Difesa oggi a Palazzo Madama. In commissione Giustizia si procede all’esame della legge sulle coppie di fatto e delle unioni civili; in commissione Affari Costituzionali ci sarà l’audizione del ministro della difesa Roberta Pinotti (ore 14.30).
Istat. Per sapere, per capire. Oggi l’Istituto nazionale di statistica pubblica i dati dell’inflazione per classi di spesa.
Politica estera. I numeri, i fatti. Il segretario generale della Farnesina, Michele Valensise, presenta l'Annuario statistico 2015 (ore 11,30). Inviarne copia a Federica Mogherini.
Big Blue. Il mondo cambia, anche per IBM. Il gigante dell’informatica americana ha i ricavi in ritirata da 13 trimestri consecutivi. L’ultimo si è fermato a quota 3.5 miliardi di dollari contro i 4.1 miliardi dell’anno scorso. Deve puntare sul cloud per cambiare. Ma quanto è hardware la vita.
21 luglio. A Oak Park, Illinois, nel 1899 nasce Ernest Hemingway. Fiesta.
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