Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi.
Il voto tedesco sulla Grecia e la fuga dai mercati emergenti
San Giovanni Eudes, sacerdote, fondò la Congregazione di Gesù e Maria per la formazione dei sacerdoti nei seminari.
Titoli. I musei piacciono alle vecchie glorie. E la nomina dei direttori stranieri poi dà un tocco cosmopolita, con un accento lievemente snob, un quadretto perfetto per tenere in alta quota l’autostima di via Solferino. Primo caffè, Corriere della Sera: “Strappo sui musei: sono stranieri sette direttori su 20”. Il Corrierone approva, ma con un avvertimento: “Un bel segnale (ma non vanno lasciati soli)”. Accompagnateli, come pupetti al primo giorno di scuola, ‘che là fuori è pieno di uomini cattivi che regalano caramelle. Pregusto i titoli alla prima grana sindacale. Altro in pagina? Perbacco, c’è un pezzo su “Caos scuola, la repubblica dei ricorsi”. Un concorso per presidi che va avanti dal 2011 e altre avariate realtà di una realtà parallela, la scuola. Passiamo ad altro, c’è bisogno di cominciare la giornata con un sano indirizzo sulle cose che si possono e non possono fare, su cosa è giusto e cattivo, sul progresso. Serve Repubblica: “Nuovo affondo di Galantino: politici corrotti”. I Vescovoni imbarcati sul galeone di Ezio Mauro, sono il segnale che la tempesta comincia a far notizia nel bollettino meteo. La notizia importante però Repubblica la piazza in un taglietto che meritava di più: “Fuga dalle tessere della Cgil. Persi in un anno 700 mila iscritti”. Avanti tutta con la leadership della Camusso. Torniamo al museo, via del Tritone, il Messaggero: “Svolta musei, manager stranieri”. Tema scottante per la Capitale, apparecchiato dal Messaggero con commento in prima e titoletto nientemeno sulla “golden list”. Notizie de cronaca? No, ma il titoletto sopra la testata attiverà scongiuri da sfida ergonomica: “Lazio, bene la prima battuto il Bayer (1-0) con un gol di Keita”. I Vescovoni solo su Repubblica? Cribbio, ci mancherebbe. Il Giornale impagina caratteri pirotecnici: “I vescovi passano agli insulti”. Eh, ‘sto Monsignor Galantino… “perde la testa. Dimentica i guai della Chiesa e definisce i politici 'harem di cooptati e furbi'”. In prima c’è Vittorio Sgarbi che non applaude il ministro Franceschini per le nomine nei musei: “Credevamo che l’era degli imperi austroungarico e germanico fosse tramontata. E invece eccoli ritornare con un avanzamento territoriale. Gli Uffizi sono stati affidati a un direttore tedesco”. Achtung! Bene, tutto a posto, che fanno a Libero? Titolo su immigrazione e Vescovoni (“Clandestini in poltrona, italiani e turisti per terra”) ma è la vignetta a catturare la mia attenzione: “Brugnaro sfida Elton John: 'Fora i schei'”. Il sindaco di Venezia è pop-rock, quello che ci voleva. Ok, ma il tutti, maledetti e subito dove si legge? Sul Sole 24Ore c’è una buona notizia: “Cassa integrazione, a luglio -27%”. Renzi non ha resistito e ci ha fatto subito un tweet. Non ha ancora capito che l’economia fa Up & Down e i dati si incrociano e leggono in serie. Notizie politiche da tenere presenti per il futuro? Prima pagina della Gazzetta dello Sport: “Milan, Soriano e Ibra. Silvio ci crede”. Quando Berlusconi si dedica al calciomercato, di solito succede qualcosa anche in Parlamento. Buona giornata.
Grecia-Germania. Il Parlamento tedesco vota il terzo piano di aiuti per Atene. Il conto è di 86 miliardi, il test per Angela Merkel è significativo. Le previsioni alla vigilia del voto parlano di un’ottantina di parlamentari Cdu/Csu (la sua maggioranza) contrari all’accordo. Più o meno un terzo della forza parlamentare della cancelliera. Appello di Wolfgang Schauble: "Non c'è nessuna garanzia che tutto questo piano funzionerà e i dubbi restano. Tuttavia, considerando il fatto che il Parlamento greco ha già approvato la maggior parte delle riforme, sarebbe irresponsabile non dare alla Grecia la possibilità di un nuovo inizio" (via Financial Times).
Asilo in Germania. Le richieste di asilo politico in Germania nel 2015 saranno 750 mila. Nel 1992 furono 438 mila. Avvisate Gramellini.
Donald Trump e il voto ispanico. Anche negli Stati Uniti il tema dell’immigrazione è al centro della campagna elettorale. La frontiera con il Messico è uno dei punti caldi. E i repubblicani hanno un bel problema: il linguaggio di Trump sull’immigrazione ha la sua presa su un bel pezzo di elettorato, ma potrebbe allontanare il voto degli ispanici d’America.
Il rimpasto del Cremlino. L’ascesa di Yakunin cambia tutto? Chi sale, chi scende, quali sono i piani di Putin per le elezioni del 2018. Bloomberg ha l’articolo giusto per inquadrare il tema.
Fuga dai mercati emergenti. Occhio, un trilione di dollari negli ultimi tredici mesi è volato via dai paesi emergenti. Il flusso va al contrario rispetto a quanto accaduto dal 2009 al giugno dell’anno scorso quando 2 trilioni di dollari di investimenti si riversarono sulle 19 economie emergenti. E’ un cambiamento che avrà un grande impatto sull’economia mondiale.
Città dove si vive meglio (e peggio). L’Intelligence Unit dell’Economist ha pubblicato la sua classifica. Ecco le città migliori e peggiori.
Sebastian Coe. E’ il nuovo presidente della federazione mondiale di atletica. Il campione olimpico britannico nei 1.500 metri ha sconfitto nelle elezioni l'ucraino Sergey Bubka. La corsa batte il salto con l’asta.
19 agosto. Nel 480 a.C. comincia uno scontro armato che durerà tre giorni. Il re di Sparta, Leonida, contro Serse, imperatore della Persia. E’ la battaglia delle Termopili.
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