Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
I mercati asiatici da Profondo Rosso e il piano folle di Tsipras
Titoli. Ci fa o ci è? Ce la fa o crolla? Alexis Tsipras e la democrazia ateniese sono strafatti in pagina. E si vede. Il premier greco non avrà mai una maggioranza solitaria, in Grecia due partiti - Syriza e Nuova democrazia – contano insieme il 60 per cento dell’elettorato. In realtà Tsipras, già avventuriero contabile a Bruxelles qualche settimana fa, cerca di regolare i conti con la rivolta interna del suo partito. Tanti auguri. Primo caffè, Corriere della Sera: “L’affondo di Tsipras: dimissioni e voto, ora un mandato forte”. Altro? Un pensoso Panebianco sui rapporti tra chiesa e politica. Stop. Vediamo cosa pensa della faccenda ellenica la gazzetta del progresso, Repubblica: “Tsipras lascia, Atene torna a rischio caos”. Ben fatto, perché questo è lo scenario. Cose dall’estero? Le troviamo sul giornale più venduto a Washington, la Stampa (di Torino). Apertura su Tsipras, Macedonia, ciellini, Viagra rosa, foto dell’orribile carrozza nera dei Casamonica (neppure la Famiglia Addams l’avrebbe noleggiata). Titoli memorabili? Nessuno. Vescovoni? In ritirata. Il Giornale si occupa di Renzi: “L’Europa taglia fuori Renzi: si parla di immigrati e lui non c’è”. Libero mette il dito sulla retromarcia del governo sui precari della scuola: “Renzi getta la scuola nel caos”. Catenaccio: “Di fronte alle proteste dei professori 'deportati', il premier si rimangia anche l’ultimo pezzo della già mutilata riforma: assunzioni rinviate di un anno, avanti con le supplenze. E a farne le spese, al solito, saranno gli studenti”. E’ successo, come anticipato dal Foglio qualche giorno fa, c’è la pezza pronta. Money? Sul Sole 24Ore: “Cina, Atene e rischio crescita affondano le Borse mondiali”. Ah, la globalizzazione. Buona giornata.
Mercati. Mare molto mosso. Le borse europee hanno aperto tutte male, quelle asiatiche continuano a ballare la sigla di Profondo Rosso con Shangai (meno 4,27 per cento) che si sta dissanguando nonostante l’iniezione di miliardi di dollari da parte del governo cinese.
Tsipras. Il premier greco punta a un nuovo mandato, più robusto. Ma a leggere la stampa ellenica questo piano è un’avventura. Un commento di Ekhatimerini spiega bene lo scenario. E Syriza? Sul quotidiano del partito, Avgi, si cerca di tenere insieme i cocci di una sinistra che è in perenne contraddizione tra quello che dice e quello che fa.
L’Eurocrate più potente. Ritratto di “Mister Stabilità”, Klaus Regling, il capo dell’European Stability Mechanism, il veicolo finanziario che coordina il terzo piano di aiuti per la Grecia. Un tedesco a capo di un’istituzione che in cinque anni ha messo sul piatto 230 miliardi di euro per cinque paesi.
Abenomics. Secondo Oxford Economics il pil quest’anno crescerà dello 0,8 per cento. Pesano le incertezze sul mercato della Cina che rappresenta circa il 20 per cento delle esportazioni del Giappone. Chi vuole un quadro politico-economico sul Giappone e le relazioni con l’Italia trova il pezzo giusto sul Foglio. Un’intervista di Giulia Pompili all’ambasciatore Kazuyoshi Umemoto.
Macedonia, lacrime e lacrimogeni. Ha chiuso le frontiere e sta usando i gas lacrimogeni per disperdere migliaia di migranti che al confine della Grecia cercano di entrare nel paese. Un disastro politico e umanitario.
Il bulldozer di Isis. Ha raso al suolo il monastero di Mar Elian a Qaryatain, cittadina nella provincia centrale siriana di Homs. Obama, Europa, dove siete?
L’America di Trump (e Bush). Il candidato dalla cotonatura improbabile guida i sondaggi, Jeb Bush lo attacca: non è un repubblicano, finanziava i democratici. La battaglia delle primarie repubblicane si sta complicando sempre più ed è già nella fase “Wilma, passami la clava”. I sondaggi continuano a dare Trump in testa. Decidono i voti degli swing states: in Ohio, Florida e Pennsylvania Trump resta il favorito dagli elettori repubblicani. Occhio a questo sondaggio della Quinnipiac University. Giuliano Ferrara dice in caso di vittoria di Trump si strapperà i capelli… io li ho persi anni fa.
21 agosto. Esce nei cinema americani Dirty Dancing. Il film consacra Patrick Swayze come nuova star di Hollywood. “Nobody puts Baby in a corner”.
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