Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Tutte le strade portano a Roma e prima o poi trovi D'Alema fermo che ti aspetta
Sant’Agostino, vescovo e Dottore della Grazia. Leggete le Confessioni, un’opera eccezionale. E’ uno dei più grandi geni della storia dell’umanità. “Se infatti sbaglio, esisto” (La Città di Dio)
Titoli. Tutte le strade portano a Roma e attenzione perché prima o poi trovi D’Alema fermo all’autogrill che ti aspetta. I titoli dei giornali sono concentrati sul (semi)commissariamento Capitale, il monito del Massimo e l’esodo degli immigrati che in tutte le sue forme esprime il dramma della nostra contemporaneità. Primo caffè, Corriere della Sera: “A Roma più poteri a Gabrielli”. E già al Circo Massimo hanno serie difficoltà a ricordare chi sia Gabrielli, figuriamoci tra i lettori del Corriere a Caronno Pertusella. Sforzo di titolazione sottozero. Il meglio via Solferino oggi lo esprime nella spalla dedicata agli economisti di Renzi: “Superconsulenti a Palazzo Chigi: su lavoro e ripresa un’unità di crisi”. Sono sette, alcuni lasceranno, non sono mai stati organizzati in team (con Renzi è quasi impossibile) e visti i dati sulla ripresa si pensa di fare qualcosa che somigli a una squadra e trovi soluzioni originali. Insomma, è il segnale che il premier sente il fiato sul collo dei dati altalenanti, sempre meno Up e sempre più Down. Ne è prova il rientro in grande stile del baffo acuminatissimo di Max, che ieri – come annunciato da List – ha lasciato il segno alla Festa dell’Unità di Milano. E’ questo il secondo titoletto da leggere sul Corriere: “A sinistra scoppia la lite tra D’Alema e Lotti”. Cose grosse. Andiamo avanti, urge la consultazione dell’organo ufficiale del Progresso, Repubblica. Impaginazione “a strati”, con un sopra e un sotto da architettura razionalista che avrebbe innescato la penna di Tom Wolfe (“Maledetti architetti”, Bompiani). Apertura: “Alt a Marino. Gabrielli superprefetto“. Francesco Merlo illustra il tema “una badante in Campidoglio”. Spallona del giornale dedicata alla tragedia dei 50 morti dentro il tir in Austria, foto centrale sul missile terra-aria Bolt, il dress-code della figlia di Obama e… finalmente un titoletto che dà una scossetta: “Dati sul lavoro e tasse. Gelo tra Renzi e Padoan”. Uhm, il livello della temperatura dalle parti di piazza Colonna si sta alzando. Figuriamoci quando a Palazzo Chigi nella rassegna stampa vedranno le prime pagine del gruppo dei quotidiani di Riffeser: big foto con la faccia di D’Alema e il titolo: “Siamo al bivio”. L’ho detto, occhio che Massimo è piazzato in attesa che passi la smart di Renzi sull’autostrada del Pd. Cose buone dall’estero? Apro il giornale più venduto a Washington, la Stampa (di Torino). Ne compulso il sacro impaginato sabaudo: apertura sui migranti, taglio su Roma con citazione di Ostia, Stoccolma e ben due titoli sull’America: “'Bella senz’anima' New Orleans a 10 anni da Katrina” e “L’America delle stragi: una al giorno nel 2015”. E’ un grande giornale di respiro internazionale, senza noiosi titoli sul Piemonte o Torino, il giornale di Torino. Avvisi di garanzia, brogliacci, intercettazioni, spifferi da tribunale? Per quello occorre il Fatto Quotidiano: “La Procura di Firenze indaga sui rapporti Renzi-Adinolfi”. Con la magistratura non ci sono mai prime visioni, è sempre lo stesso film. Facciamo un tuffo rigenerante nella cronaca romana. Un caffè ar vetro e er Messaggero: “Roma, superpoteri a Gabrielli”. Titoletto che desta curiosità: “Dai Visigoti a Buzzi le ore difficili della Città Eterna”. Editoriale in toga: “Una scelta obbligata, l’onestà non basta”. Altri titoli? La pubblicità: concerto di Antonello Venditti allo Stadio Olimpico il 5 settembre. Notizie rassicuranti? Una da Libero: “Il governo regala l’8xmille ai profughi”. E una dal Giornale: “Paghiamo le prostitute agli immigrati”. Money? Pink Floyd e Il Sole 24Ore: “Corre il pil americano (3,7%) Rally delle borse mondiali”. Alla fine, ci salveranno ancora una volta gli americani. Buona giornata.
Mercati. Il governo cinese ha catapultato altro denaro, le borse asiatiche hanno chiuso bene, gli Stati Uniti hanno una crescita robusta, i mercati azionari europei stamattina sono un mix di pensieri e incertezze. E’ il mercato dell’estate 2015, bellezza.
Petrolio. Dai minimi al balzo massimo registrato dal 2008 a oggi. Non è il segno (per ora) di una ripresa delle quotazioni verso l’alto, ma di questi tempi sui mercati si tende a leggere anche i fondi del caffè. D’altronde, date un’occhiata qui e ditemi come non essere nervosi al posto di chi lavora nel settore del petrolio.
Finish. Non è il detersivo per la lavastoviglie, ma il pulsante che Renzi guarda con una certa attenzione da giorni. Claudio Cerasa sul Foglio racconta del Risiko renziano, delle simulazioni sul voto, del regolamento di conti con la minoranza interna e la vera domanda: fino a che livello di rottura possono arrivare le truppe miste del dissenso democratico. Insomma, scissione o no? Il quadro dell’esperienza del governo Renzi comincia a farsi cupo, ma ai leader ogni tanto va in soccorso la fortuna.
Panagiotis. A proposito di scissionisti. La campagna elettorale in Grecia è partita (si vota il 20 settembre) e gli scissionisti di Syriza sono in corsa per il premio Tafazzi 2015. Non hanno il potere di vincere, ma di far perdere. La ribellione è guidata da Panagiotis Lafazanis. Chi è? Cosa fa? Dove pensa di andare? Citofonate Cuperlo e soci. Leggere Politico aiuta.
Spese (obbligate) in famiglia. Secondo l’ufficio studi di Confcommercio la situazione è messa così: negli ultimi venti anni i consumi obbligati sono aumentati vertiginosamente e oggi assorbono circa il 42% del totale. La casa è al top della classifica: la spesa pro capite è passata da 1.900 euro del 1995 agli attuali 4.012 euro (+110%), arrivando ad assorbire oltre il 24% dei consumi complessivi. Guardate questa tabella e prendete il fazzoletto, allegria.
Terrorismo in carrozza. Domani si tiene a Parigi il vertice dei ministri dei Trasporti e dell’Interno dopo l’attentato sul treno a Parigi.
Apple Music. La sortita nel campo dello streaming musicale finora è stata un fiasco. Ian Rogers, lo stratega di Beats1 radio, ha lasciato Apple. Ognuno deve fare il proprio mestiere e i titani di internet vogliono sempre più fare quello degli altri. (via Financial Times)
28 agosto. Nel 1987 muore il regista John Houston. Il suo primo film fu Il Falcone Maltese, con Humphrey Bogart nei panni del detective Sam Spade, tratto dal romanzo di Dashiell Hammett.
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