Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Draghi, l'Europa e la via per la ripresa economica
San Carlo Borromeo, vescovo di Milano.
Titoli. La voliera è piena di corvi, i giornali sembrano guide ornitologiche. Le prime pagine sono ancora tutte per la fuga di notizie in Vaticano, l’impaginato ha perfino una sua fantasia, ma i fatti sono pubblicati nelle pagine di due libri. Primo caffè, Corriere della Sera: “Vaticano le altre carte rubate”. Come in ogni storia da feuilleitton, la faccenda va a puntate. Altro? Il Messaggero, di solito ben informato: “Corvi in Vaticano, nuovi indagati”. Nuove carte e nuovi indagati, legna da ardere nel camino del racconto. Un’occhiata alla Stampa, altrettanto documentata sul tema: “Vatileaks, sprechi e privilegi Il Papa: “Serpenti velenosi””. Libero fa un titolo dei suoi: “In Vaticano han rubato pure i soldi delle messe”. Il Giornale fa questo titolo: “Ecco le carte sul Papa”. Sono quelle pubblicate in uno dei due libri dedicati al tema: “Via Crucis” di Gianluigi Nuzzi e “Avarizia” di Emiliano Fittipaldi. Altro? Ah, i medici fanno lo sciopero anti-tagli (titolo a reti unificate di Carlino-Nazione-Giorno) e nel frattempo scorre la vita dei poveri cristi del Belpaese. Oggi il governo incontrerà i rappresentanti delle Regioni che protestano per i tagli contenuti nella manovra. Chi vuole scoprire di chi è la faccia di bronzo in questa storia, legga l’inchiesta del Sole 24Ore: “Regioni, maxi-spesa da 153 miliardi”. Bevande escluse. Buona giornata.
Appunti da Draghi, citofonate i sovranisti. Mario Draghi, stamattina: “La creazione di un meccanismo di supervisione bancaria in Europa è la chiave per andare avanti". I sovranisti sono avvisati.
Telecom e i francesi. Nota alla Consob di Xavier Niel che "conferma di operare per proprio conto e di non agire in concerto con terzi" nell'ambito dell'operazione che l'ha portato, tramite la NJJ Holding, a entrare nel capitale sociale di Telecom. Niente concerto, compra e basta.
Bologna si o no? Silvio Berlusconi ha un dilemma: andare a Bologna alla manifestazione di Salvini o restare a casa? E’ trascorsa una giornata intera, tutti a interrogarsi pensosamente. Vado io? Va una delegazione? Stiamo tutti casa che in fondo è domenica? Il tema è ancora aperto, nonostante i titoli definitivi di alcuni quotidiani che raccontano il no, non ci vado. List ha le sue fonti e la faccenda nella discussione di Forza Italia è riassunta così da Berlusconi: se vado, sugello l’alleanza, sì forse corro il rischio di quasi-investire Salvini, ma metto il cappello su tutto e poi si vedrà; se non vado, sono distante e in sella, ma forse troppo distante, allora mando una delegazione azzurra a Bologna, ma così rischio di far apparire quella partecipazione come un’annessione di Forza Italia da parte della Lega. E quindi? Fino a domenica, tutto è possibile.
Tesla, l’auto e i cavalli. Elon Musk sostiene che tra 15-20 anni possedere l’auto sarà come oggi avere un cavallo. Una cosa da aficionados, non un prodotto di massa. Intanto la sua casa automobilistica, Tesla Motors, conferma il suo target di 50mila auto vendute all’anno. Poche, in fondo, ma il mercato guarda al futuro, non al presente e dunque abbiamo un piccolo costruttore che vale 30 miliardi di dollari di capitalizzazione. Paragone: GM ha ricavi 38 volte superiori a Tesla, Gm guadagna 5.4 miliardi di dollari, Tesla perde 675 milioni. Ma tutti pendono dalle labbra di Elon Musk. Una scommessa. Come quelle sui cavalli.
4 novembre. Nel 1956 le truppe sovietiche invadono l’Ungheria.
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