Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
La "guerra" per il patto di stabilità
Titoli. L’assalto. La prima kamikaze donna in Europa. Gli allarmi. La paura. E’ Parigi, è il venerdì 13 con le sue conseguenze attese e inattese. Sono queste ultime a interessare List, perché conducono su sentieri involontari, costringono i benpensanti a darsi una regolata, aprono voragini nelle certezze dei leader politici riluttanti, fanno esplodere il bengala del pericolo, quello che non vogliono vedere. Pigrizia intellettuale e conformismo culturale sono due malattie contemporanee che conducono all’inazione. E’ come aspettare la morte seduti sul sofà, in attesa del falò della propria esistenza. Il suicidio di un Oblomov che invece di imbracciare il fucile ha un telecomando in mano. Primo caffè, Corriere della Sera: “L’assalto al covo del terrore”. Le esplosioni di Saint Denis, metafora dell’universo jihadista che si espande con la polvere da sparo. La spalla del Corriere ha un pezzo di indubbio interesse, Michel Houellebecq scartavetra la sua verità: “Io accuso Hollande e difendo i francesi”. Scrittore controvento, fatto e disfatto per piacere e dispiacere ai lettori, Houellebecq butta vernice rossa su tutti: “È assai improbabile che l’insignificante opportunista che occupa la poltrona di capo di Stato, come pure il ritardato congenito che svolge le funzioni di primo ministro, per non parlare poi dei tenori dell’opposizione”. Lettura consigliata, per scalatori estremi. Che fa Repubblica? “L’Fbi lancia l’allarme in Italia. Parigi, ucciso il capo dei killer”. Cronaca secca delle ultime 24 ore. Righe su cui riflettere? Repubblica sforna un intero inserto: “Francia anno zero, le idee per sconfiggere il terrore”. Ottime, le idee. Però servono anche i fucili. Andiamo avanti, facciamo un giro di titoli. Carlino-Nazione-Giorno lo impaginano in coro: “Maxi blitz, uccisi i macellai”. Il Messaggero è in fase battuta di caccia: “Assalto al covo Isis «Uccisa la mente» Allerta per l’Italia”. Qualcosa di diverso in rotativa? MF apre uno scenario: “Putin già all’incasso con borsa e rublo”. Dobrae utra, buona giornata.
Patto di stabilità e guerra. Il Sole 24Ore ha il titolo della giornata: “Patto Ue, fuori le spese per la Difesa”. Sul Foglio qualche giorno fa ci siamo posti il problema. Juncker ha dato una risposta ai dilemmi del tempo di guerra, forse. Le spese per la sicurezza non faranno parte del patto. Il problema è che quella parola, guerra, nei circoli politici d’Europa è un tabù.
La Russia e la guerra dell’Onu. Mosca ha presentato ieri al consiglio di sicurezza dell’Onu una nuova bozza di risoluzione per la cooperazione militare contro l’Isis.
Il campo di battaglia islamista del Bangladesh. Per sapere, per capire. Non c’è il solo giardino di casa. E’ uno scontro globale. Ecco cosa accade a un sacerdote italiano in Bangladesh.
Square e la bolla. Una delle quotazioni più attese a Wall Street, Square, l’app per i pagamenti elettronici, è finita sotto l’obiettivo di collocamento: 9 dollari. L’aspettativa era di 11-13 ma dagli stellari round privati alla quotazione pubblica lo scenario è cambiato. ll prezzo al ribasso apre un’altra era nel settore hi-tech? Forse, ma dice che non tutto quello che è tecnologico è bello e pronto a schizzare nello spazio della Borsa.
19 novembre. Nel 1977 il presidente egiziano Anwar al Sadat è il primo leader arabo a recarsi in visita ufficiale in Israele.
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