Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
La crisi del mercato delle materie prime e i dubbi di Yahoo!
Titoli. Niente paura, ma la piazza è vuota. C’è uno stridore tra quello che impaginano i giornali, le parole di Papa Francesco e le immagini di piazza San Pietro. C’è una liturgia non solo religiosa, ma editoriale di cui bisogna tenere conto. Primo caffè, Corriere della Sera: “Francesco chiama al coraggio”. Bene, coraggio, poi? Ci sono le “misure umanitarie” del ministro dell’Economia Padoan per i “risparmiatori” (chiamiamoli così) di Banca Marche, Popolare dell’Etruria e del Lazio, CariChieti e Cassa Ferrara. Hanno sottoscritto azioni, obbligazioni subordinate, titoli ad alto rendimento (e altrettanto rischio) e hanno perso i soldi. Non sapevano cosa facevano? Sono stati turlupinati dalle banche? Si proceda penalmente allora. Poi ci sarebbe il mercato, ma in questo caso le perdite si ripianano a spese del contribuente. Padoan la spiega così: “Si tratta di misure di tipo umanitario, che vanno incontro alle necessità delle fasce più deboli dei risparmiatori coinvolti nella risoluzione. Non hanno nulla a che fare con l’operazione finanziaria”. Umanitario. Voltiamo pagina, cambiamo giornale, ecco Repubblica. La direzione di Ezio Mauro è al rush finale: “Trump come Le Pen. “Basta islamici in Usa”. Obama: vergogna”. Francamente, il paragone è hard, basta vedere la base elettorale del Front National, Marine Le Pen è decisamente altro. Il titolo più interessante di Repubblica è a centro pagina: “Da Milano l’appello dei tre sindaci. “La sinistra vada unita alle elezioni”. Zedda (Cagliari), Doria (Genova), Pisapia (Milano) mettono in guardia Renzi, sono sindaci virtualmente a sinistra del Pd. Ennemi à gauche? Partner per il domani? Sarà Renzi a deciderlo. Altro? Torniamo al Giubileo senza paura e con piazza San Pietro semi-vuota. La Stampa sceglie l’emozione: “Il Papa: abbandonate la paura”. Il Messaggero ha il titolo migliore della giornata, una foto onesta del Giubileo: “Giubileo senza folle. Il Papa: basta paura”. Aperture diverse? Sul taccuino c’è quella di Carlino-Nazione-Giorno: “Manovra, Renzi sfida la Ue”. E quella di Libero che continua la sua esplorazione dentro il caveau: “Bancomat e carte di credito. Oggi si cambia. Ecco come”. Zona money, letture che riportano i piedi per terra. Il Sole 24Ore fa il punto sul barile: “Il petrolio affossa i listini Milano perde il 2,26%”. C’era una volta l’oro nero. Buona giornata.
Occhio alle materie prime. Sì, il Giubileo, la sicurezza, i cecchini alla Scala, i soldati a San Pietro. Poi c’è il resto del mondo, dove succedono cose che avranno un impatto altrettanto grande. Prendete il mercato delle materie prime, non solo petrolio, ma anche i metalli, il settore minerario che alimenta l’industria, l’immobiliare. Sintesi, il minerario sta andando a rotoli: il rallentamento della Cina e in generale dell’economia mondiale si sta facendo sentire. Il ferro è ai minimi da dieci anni. Anglo American, una delle industrie di punta, taglierà 85 mila posti di lavoro.
Trump e il business in medio oriente. Il candidato alle primarie repubblicane ne ha combinata una delle sue: ha proposto di bloccare l’ingresso dei musulmani in America. E’ un’idiozia che forse politicamente gli costerà cara, certamente non fa bene al suo portafoglio. La linea di home decor che porta il suo nome Trump Home, non verrà più venduta in medio oriente dalla catena LifeStyle che ha 160 punti vendita nella regione.
Yahoo! Non venderà la quota di Alibaba, ma alcune delle sue attività sul web. Il commercio elettronico resta, ma la sfida sulla ricerca e sul social con Google e Facebook è persa. Che farà Marissa Mayer?
9 dicembre. Nel 1992 i marines sbarcano in Somalia. Battaglia di Mogadiscio. E Black Hawk Down.
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