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Bankitalia e il salvataggio delle banche

Mario Sechi
Lo scontro tra Bankitalia e Commissione europea sul salvataggio di quattro banche italiane è notevole. La nostra banca centrale accusa l’organo di governo europeo di aver messo inutili (e dannosi) paletti, l’Europa mette sotto la lente il “piano umanitario” del ministro dell’economia Padoan.

    Beata Vergine Maria di Loreto.

     

    Titoli. Lo scontro tra Bankitalia e Commissione europea sul salvataggio di quattro banche italiane è notevole. La nostra banca centrale accusa l’organo di governo europeo di aver messo inutili (e dannosi) paletti, l’Europa mette sotto la lente il “piano umanitario” del ministro dell’economia Padoan. Perché si debbano salvare i depositi di chi ha sottoscritto azioni (quote di capitale) e obbligazioni subordinate (ad alto rendimento, alto rischio e  rimborso incerto) resta un mistero. Sono stati imbrogliati dalle banche? Se è questa la premessa, attendiamo inchieste, arresti, accuse precise agli organi di vigilanza interni e esterni. Non c’è niente di tutto questo. Attendiamo l’intervento umanitario. Primo caffè, Corriere della Sera: “Risparmio, duello con l’Europa”. La spalla del Corrierone ha la notizia che fa andare di traverso il caffè alla truppa euroscettica: “Angela Merkel persona dell’anno. È la cancelliera del mondo libero”. Francesco Giavazzi e Daniele Manca fanno un utile do you remember, sir? “Le regole Ue che impongono perdite agli azionisti delle banche e ai possessori di obbligazioni subordinate sono state votate dalla maggioranza dei deputati italiani a Strasburgo”. Tutto dimenticato. Tutto perdonato. Occhio al Nord Africa, in prima c’è un richiamo del numero uno di Eni, Claudio De Scalzi: “Italia decisiva sulla Libia”. Se lo volesse. Cosa fanno a Repubblica? E’ un chandleriano lungo addio quello di Ezio Mauro, senza lacrime - siamo piemontesi! - ma la malinconia sale. Il rito della riunione, la lettura dei giornali, il cazziatone per il buco preso. Che stagione. Inchiestone, campagne, indignazioni, titoli, sommari, didascalie su sfondo rosso, il frizzante impaginato di Ezio, servito come uno Spritz. Titolo importante della giornata: “La svolta Usa: siamo in guerra. Francia una Guantanamo anti Is”. In due righe di titolo due flash in movimento della giornata. Repubblica ha anche un’importante intervista a Serghei Lavrov, gran tessitore della diplomazia di Putin: “Tripoli verso il caos. Il Califfo vuole la Libia, attenta Italia. Ma Mosca è pronta a sostenere Roma”. Da meditare. Altro? Facciamo un giro di titoli. La Stampa è nucleare: “Isis, Putin evoca la bomba atomica”. Libero è sempre nel caveau: “Il crac delle banche fa il primo morto”. Il Giornale è sulla stessa lunghezza d’onda: “Salvabanche, ci scappa il morto”. Carlino-Nazione-Giorno in filodiffusione: “Banche, scontro con la Ue”. Titolo scartavetrato di MF: “Bankitalia-Ue, siamo alle sberle”. Sintesi efficace. Cosa fa il Sole 24Ore? E’ in Oriente: “Pechino svaluta lo yuan, ai minimi da quattro anni”. E’ sempre questione di moneta. Buona giornata.

     

    Bandire Trump dal Regno Unito? No. Il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne ha detto no alla petizione – in 24 ore ha raccolto oltre 260mila firme - lanciata per impedire a Donald Trump l’ingresso in Inghilterra. Osborne ha ragione, meglio un democratico dibattito e, in ogni caso, il premier David Cameron ha già duramente criticato la proposta di Trump di impedire ai musulmani l’ingresso negli Stati Uniti.

     

    Cose turche. Dopo la strage di Parigi ha incassato il via libera dell’Unione Europea (e 3 miliardi di euro) per la gestione dei profughi e l’accelerazione del processo di integrazione. E i dati dell’economia dicono che da luglio a settembre la crescita è stata pari a +4 per cento.

     

    Comprare alberghi, che passione. E’ come a Monopoly, compro un albergo e lo piazzo a Parco della Vittoria. E vivo di rendita. E’ un business che piace, ha futuro, è ricco. Per questo nel giro di un mese il settore ha visto due operazioni d’acquisto titaniche: prima Mariott che acquista Starwood per 12 miliardi di dollari, poi l’annuncio di Accor che compra gli alberghi di Fairmont, Raffles e Swissotel per 3 miliardi. Parliamo di un gruppo di hotel tra i più belli del mondo.

     

    Vinile alle stelle. Le vendite dei dischi su vinile vanno forte. E Panasonic rilancia un marchio che fu la leggenda del “piatto” e della puntina: Technics. Strategia: intercettare ricche nicchie di mercato tra i consumatori che amano la musica ad altà fedeltà.

     

    10 dicembre. Cento anni fa nasceva a Hoboken, un sobborgo di New York, Francis Albert Sinatra. The Voice.