Il presidente della Bce Mario Draghi (foto LaPresse)

Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi

Tocca a Draghi dare una risposta al mercato. Ma marzo è lontano

Mario Sechi
Disse Gordon Gekko: “La più importante commodity che conosco, è l’informazione”. Bene, il problema è capire se nel mercato in questo momento ce n’è tanta o poca, di informazione. Domanda a Francoforte: anticipare? O aspettare senza lasciarsi dettare l’agenda dai mercati? E poi, Francoforte, abbiamo un problema: l’Euro si rafforza sul dollaro.
    San Sabino, vescovo.

     

    Titoli. Disse Gordon Gekko: “La più importante commodity che conosco, è l’informazione”. Bene, il problema è capire se nel mercato in questo momento ce n’è tanta o poca, di informazione. Le istituzioni dicono: sono prezzi assurdi, sono scelte emotive. I trader pensano: mi disfo di posizioni incerte, mi copro con altro, poi vediamo che succede e intanto becco qualche buon affare a sconto. I regolatori, sempre astuti loro, osservano: qualcuno ci guadagna. Gli investitori contano: quanto ho perso oggi? Vendo? Tengo? Compro? Ora chiamo il gestore. I governanti a una certa ora chiedono: quanto ha fatto la Borsa? Da ieri hanno (ri)cambiato soggetto: quanto ha fatto lo spread? Gong! Primo caffè, Corriere della Sera: “Spread in tensione, Borse giù”. Il titolo fotografa il momento, mentre le parole di Renzi lasciano cadere un nome: “Quando sono arrivato a Palazzo Chigi era sui 200, poi è sceso a 90, anche grazie all’ottimo operato di Draghi. Ora è risalito. Ma non mi pare sia un problema”. Senza anche, signor presidente. Draghi. Lui ha la catapulta del denaro. E lui alla fine dovrà dare una risposta al mercato. Il problema è che una mossa della Bce a marzo sembra lontanissima. Domanda a Francoforte: anticipare? O aspettare senza lasciarsi dettare l’agenda dai mercati? E poi, Francoforte, abbiamo un problema: l’Euro si rafforza sul dollaro.

     

     

    In attesa di Terminator Draghi, il Corriere dà il buco a tutti sul fronte tedesco, bisogna leggere l’intervista di Paolo Valentino al ministro degli Esteri della Germania, Frank-Walter Steinmeier, che oggi è a Roma: “Gli euroscettici e i populisti di destra hanno favorito le crisi attuali. Nessuno dovrebbe giocare col fuoco quando si tratta delle basi dell’idea europea. Dobbiamo nuovamente batterci per l’Europa, che non è il problema ma la soluzione”. Cosa pensa Berlino passa da queste righe. Altro sul Corriere? C’era un viaggio importante, quello di Mattarella a Washington. Prima dell’incontro con Obama, il racconto dettato dal Quirinale era quello dell’importanza della cultura contro il terrorismo. Perbacco. Poi è arrivata la realtà. Questa è la sintesi del Corriere: “Un colloquio durato un’ora e quaranta. Gli Stati Uniti «chiedono all’Italia uno sforzo maggiore nei teatri internazionali di crisi»”. Goodbye. Che fa Repubblica?  “Borse, la grande paura”. Qualche pezzo da leggere? Repubblica ripubblica. Cosa? Un articolo comparso ieri sulla Süddeutsche Zeitung a firma di Jens Weidmann e François Villeroy de Galhau, governatori delle banche centrali di Germania e Francia. I due banchieri propongono la nomina di un ministro delle finanze unico in Europa. Che ne pensa Renzi? Non si sa. Ma va tutto bene, non ci sono problemi. Nell’attesa, la nobile spalla di Repubblica ospita un pezzo interessante di Marco Cattaneo sulla prima osservazione diretta delle onde gravitazionali di Einstein. Teoria generale della relatività. Facciamo un giro di titoli. Carlino-Nazione-Giorno hanno un fotomontaggio di Jean-Claude Juncker in cabina di pilotaggio. E’ la ripresa di un articolo pubblicato ieri sul Telegraph sulle spese volanti del presidente della commissione Ue. Il Giornale fa questo titolo: “Arriva lo scippo della casa”. Occhiello: “Mutui non pagati”. Libero ha una spalla con due titoli impilati che sono la Polaroid del centrodestra inesistente: 1. “Tensione al vertice. Il centrodestra si incarta su Roma”; 2. “Silvio fa due nomi Salvini e Meloni gli dicono due no”. Conseguenze sullo scenario politico: Renzi ha un solo avversario temibile, Renzi. Che succede a Roma? Messaggero e caffè ar vetro: “Scandalo affitti, 007 del Fisco sulle tracce dei falsi indigenti”. Stupendo, immaginate la scena alla porta: lei non è un indigente! Che gggente? Io nun conosco nessuno co’ quer nome. Andiamo avanti, siamo al traguardo. La Stampa sceglie ancora una volta di ballare da sola e fa questo titolo: “L’Europa studia un nuovo trattato”. Il titolo d’apertura che fanno tutti finisce nel catenaccio, il taglio è dedicato al “contratto grillino” con i parlamentari (il braccialetto elettronico agli onorevoli della ditta Casaleggio-Grillo) dando un giusto seguito all’apertura interessante fatta il giorno prima. Money? MF è in trincea: “Riparte l’attacco, Milano -4,7%”. Sul Sole 24Ore il direttore Roberto Napoletano punta il dito sull’unica agenda che conta, quella europea: “Diciamo le cose come stanno: per fare gli Stati Uniti d’Europa bisogna cedere sovranità (difesa, politica estera) e abbiamo, di certo, bisogno di un ministro del Tesoro europeo unico. Attenzione, però, un ministro del Tesoro “tedesco” con un controllo “francese” (e noi sempre alle porte) è un rischio politico europeo enorme”. Torniamo alla domanda che ha già fatto il titolare di List qualche riga prima: cosa ne pensa Renzi? Mistero. Buona giornata.

     

    Borsa di Tokyo a picco, spread sopra i 150 punti. Un altro giorno di passione per i mercati. Tokyo chiude a -5,4%, lo spread tra Btp e Bund apre a 154 punti. Borsa nera a Milano, apre in positivo e gira in negativo. Colpo d’occhio sui mercati, qui.

     

    La Germania rallenta, ma guardate che numeri. Rallenta la produzione industriale in dicembre (-1,2%), ma l'export tedesco nel 2015 ha fatto faville: + 6,4% e avanzo commerciale a 248 miliardi di euro. Export al massimo storico: 1.196 miliardi di euro. Import a 948 miliardi di euro (+4,2%). I conti si fanno sui dodici mesi, non su un mese. Vale anche per la borsa.

     

    Che fa la Fed? Cinque domande per Janet Yellen. Il numero uno della Federal Reserve, subisce critiche per l’aumento dei tassi deciso nel dicembre scorso. La Fed ha sbagliato? Non sarebbe certo la prima volta. Domani c’è la sua audizione al Congresso e la domanda sarà fatta. Soprattutto, aumenterà di nuovo i tassi a marzo? E poi… ecco cinque domande per Yellen.

     

    Primarie in New Hampshire. Situazione sondaggi: Bernie Sanders in vantaggio su Hillary Clinton. Donald Trump davanti a tutti tra i repubblicani. Saranno confermati? Vedremo. Tutto quello che c’è da sapere sulla corsa presidenziale è qui.

     

    Nel frattempo Bloomberg…  Dice per la prima volta (al Financial Times) che sta pensando di candidarsi alla corsa presidenziale. Perché? L’attuale dibattito elettorale “è un insulto agli elettori”.

     

    9 febbraio. Nel 1849 Papa Pio IX fugge da Roma, viene proclamata la Repubblica Romana