Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Cosa fa la Federal Reserve?
Titoli. Avete mai letto Liar’s Poker di Michael Lewis? E’ il suo migliore, ormai un classico del genere Wall Streeters. Racconta la parabola di Salomon Brothers (do you remember?) e una frase vi resterà scolpita nella memoria: “Quelli che sanno non dicono, quelli che dicono non sanno”. Proiettatela sui listini della Borsa (e non solo su quelli) e vi verranno un paio di idee buone sul da farsi. Primo caffè, Corriere della Sera: “Borse, vince ancora la paura”. E fin qui, siamo alla registrazione dello stato d’animo o, se preferite, della febbre. Consigli per gli acquisti (o le vendite)? Il Corriere ha una pagina (5) intera sul tema e una sublime vignetta di Giannelli chiarisce la prospettiva finale:
Cosa fanno a Repubblica? Saltare tutto, leggere Scalfari: “A chi dà fastidio il superministro”. Il Fondatore (ri)affronta il tema del ministro unico del Tesoro Ue, una proposta ormai sul tavolo della politica dell’Unione, soprattutto dopo la sortita dei due presidenti delle banche centrali di Germania e Francia. Che scrive Scalfari? “Se facciamo funzionare la logica e una certa conoscenza della crisi che ci circonda e ci incalza, credo che il governo tedesco sia favorevole al Tesoro unico dell'eurozona. Gli consentirebbe di uscire dalla politica del rigore che attualmente la Germania non adotta per la propria economia ma di fatto impone alle altre nazioni”. Domanda, che ne pensa Renzi? Risposta: non lo sappiamo. Anche il titolare di List si pone la domanda da giorni, perché l’argomento è quello che conta, pesa e ha un impatto sul portafoglio degli investitori, delle imprese, delle famiglie dei risparmiatori. Attendiamo un segno di vita dall’iperspazio della politica italiana. Altro? La Stampa fa un titolo sul filo di una crisi di nervi: “Banche italiane, la grande paura. In 40 giorni bruciati 40 miliardi”. E’ uno di quei momenti in cui emergono i migliori trader, quelli con il sangue freddo e con la rapidità del serpente a sonagli: hold, sell, strong buy. E a questi prezzi, c’è molto da comprare. Facciamo un giro di titoli. Libero apre sui dati Equitalia: “Mille miliardi di euro regalati agli evasori”. Il Giornale va in tandem: “Scandalo Equitalia, in 15 anni 217 miliardi di cartelle false”. Fate voi i conti, politici. Carlino-Nazione-Giorno vanno in Parlamento: “Adozioni gay, Renzi cauto”. Soldi? MF ha un titolo rassicurante: “In borsa si rischia un altro 2008”. Il Sole 24Ore ha un pezzo interessante di Morya Longo su “Le vendite forzate e i numeri «impazziti»”. Giustamente tra virgolette, perché niente è folle in borsa, tutto alla fine torna. Concediamoci un momento di buon umore e andiamo a caccia di fatti romani. Serve il Messaggero (e un caffè ar vetro) per godere delle bellezze della Capitale: “Roma, sede gratis dietro al Palatino agli ex vigili urbani”. Non pagano nemmeno le bollette. Ma va? Ah, chiudiamo con la lettura di un delizioso francobollo: “Corsa al Campidoglio. Centrodestra diviso, spunta Dalla Chiesa”. Tra poco ci siamo, il Campidoglio è materia per X-Files. Buona giornata.
Cosa fa la Federal Reserve? In attesa delle decisioni di Draghi per l’Europa, tutti vogliono capire se la Fed alzerà i tassi a marzo o no. Molti analisti pensano che il rialzo di dicembre sia stato un errore e abbia contribuito a innescare il percorso negativo della Borsa. Oggi e domani il presidente Janet Yellen risponderà alle domande del Congresso. Cinque punti in agenda: volatilità dei mercati, inflazione, rialzo dei tassi, stress test banche americane, crescita. Sono potenti, ma quanto è difficile fare il mestiere di banchiere centrale.
Nato ieri e oggi. Ieri la Guerra Fredda, oggi non si sa. In ogni caso, oggi e domani si riuniscono i ministri della Difesa della Nato e in agenda c’è un intervento in un quadrante che va dalle coste di Grecia e Turchia fino alla Libia. Perché? Né Atene né Ankara sono in grado di gestire il flusso di migranti e la crisi umanitaria. E poi, un dettaglio: c’è da fare una guerra in Libia entro l’estate.
Il robot può guidare? Sì e dal punto di vista legale è in tutto e per tutto un guidatore. Google ha avuto dall’amministrazione americana del traffico il via libera a usare l’auto con un driver artificiale. Il robot può dunque mettersi (virtualmente) al volante, prendere decisioni di vita e di morte (schivare o prendere in pieno un pedone o un’altra auto) ed essere legalmente responsabile. Non disturbate il conducente. I, Robot.
Cose da sapere sul Brexit? Martin Wolf sul Financial Times sul futuro del Regno Unito in Europa. Un accordo conviene a tutti. Leave side o Remain side? Mr. Wolf ha la soluzione: vince chi resta. Nel frattempo, ecco i numeri dell’immigrazione nel Regno Unito, i maggiori ingressi (circa 200 mila) vengono da cittadini fuori dall’Ue.
10 febbraio. Sono giorni pesanti. Ci vuole un po’ di ritmo e leggerezza. Nel 1942 Glenn Miller vince il primo Disco d'oro della storia per il brano Chattanooga Choo Choo.
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