Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Il crollo del valore delle merci e il G20 in Cina
Titoli. Votate le unioni civili, certificata l’impossibilità della maggioranza a geometria (a)variabile con i pentastellati, messo in chiaro, voto su voto, l’ineludibile fatto che Alfano resta (dove mai potrebbe andare?) e Verdini marcia con Renzi, List cerca nell’impaginato dei quotidiani qualcosa di diverso dall’ovvio dei popoli. Le aperture sono tutte uguali, le notizie sono di ieri, straconsumate. Qualcosa di originale e utile per capire la giornata? Vediamo. Primo caffè, Corriere della Sera: “Quanto è utile l'aiuto di Juncker”. Oggi a Roma arriva il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, l’uomo con cui Renzi ha avuto più scontri e polemiche dirette negli ultimi mesi. Il Corriere pubblica con puntualità un articolo di Enzo Moavero Milanesi che mette insieme i pezzi della “macchina Juncker” e dipinge un ritratto che riporta le cose sulla terra: “Per l' Italia, l'occasione è importante: il governo ha appena diffuso un suo documento, che ambisce a delineare una strategia europea per crescita, lavoro e stabilità; la Commissione sta finalizzando i rapporti valutativi dell' economia dei 28 Paesi Ue; pochi giorni fa c'è stato un Consiglio europeo e a marzo ce ne sarà un altro; nei mesi scorsi, abbiamo assistito a inusuali dispute proprio fra il premier e l' ospite odierno. Juncker - spesso, percepito in Italia in maniera fuorviante - è uno dei più esperti politici d' Europa, gran conoscitore di equilibri e meccanismi dell'Unione, oltre che di tutti i protagonisti degli ultimi due decenni. È un assemblatore creativo”. Renzi e Juncker litigheranno? Non è aria, il presidente della Commissione cerca con Roma un rapporto proficuo, il presidente del Consiglio non può solo fare strappi, oggi è giornata di sartoria, un rammendo qua e un ricamo là. Cosa fa Repubblica? Tutti i titoli sono al loro posto, senza sorpresa alcuna, la cosa più intrigante da leggere è di Ezio Mauro che sferruzza su e giù un articolone sui populismi, l’Europa, la destra, Donald Trump, la sinistra mimetica, cita Bauman, De Rita, Galli Della Loggia, Prezzolini, il puerilismo di Huizinga, vola altissimo e infine folgorato sulla via di Asterix atterra in Italia con una conclusione che List ha annotato sul taccuino: “È il destino della destra italiana che spento il fuoco pirotecnico del berlusconismo consegna le sue ceneri a Salvini, rassegnandosi dopo il titanismo del Cavaliere all'imitazione da Asterix padano del lepenismo. Prezzolini, guardandosi intorno sancirebbe a questo punto la sconfitta del "vero conservatore", come lo idealizzava lui: capace di non confondersi con i reazionari, i tradizionalisti, i nostalgici, di non rifiutare i mutamenti purché avvengano gradualmente, di conservare le istituzioni, soprattutto "di non confondere gli uomini con gli angeli o con i diavoli". Oggi la neodestra italiana sembra invece cercare disperatamente un diavolo qualunque da scritturare, per farlo sedere a capotavola spaventando gli elettori nell' evocazione dell'inferno permanente, perché nel suo fondamentalismo non c' è spazio nemmeno per un angolo di purgatorio, figuriamoci il buon vecchio paradiso terrestre. Il problema, naturalmente, non riguarda soltanto la destra ma l'intero sistema, cioè la cultura di governo. Perché senza un vero conservatore non può esserci un vero riformista. E infatti...”. E infatti il nome di Renzi nell’articolo non compare mai. Altro su Repubblica? La commercializzazione della morte di Eco, fatto ineludibile. In prima pagina troviamo uno strillo autopromozionale sopra la testata: “Domani con Repubblica Umberto Eco. Come viaggiare con un salmone”. Finestra pubblicitaria di taglio basso a destra: “Il nuovo libro di Umberto Eco. Pape Satàn, Aleppe. Cronache di una società liquida”. E’ il lancio della casa editrice La Nave di Teseo. E’ l’ora di prendere un caffè ar vetro e Il Messaggero. Che fanno in via del Tritone? Finalmente un po’ di cronaca: “Tifosi del Galatasaray scatenati è guerriglia in piazza del Popolo”. Ma la vera novità della giornata è nell’oroscopo di Branko, dedicato all’acquario, ecco le ultime righe: “non perdete soprattutto i favori di questa Venere nel segno, che il piccolo inventore Matteo chiamerebbe “petalosa”, tanti sono i petali che profumano il vostro amore. Auguri”. Petaloso, nell’oroscopo di Branko. Siamo finiti. Altro? Facciamo un giro di titoli. Carlino-Nazione-Giorno sono in fase da dramma psicopolitico: “Unioni gay, sì tormentato”. Il Giornale ha un sobrio titolo sull’alleanza tra Renzi e Verdini: “Governo contro natura”. Libero è dentro il tank, alla frontiera: “La Nato ci consegna gli immigrati a casa”. E le unioni civili? Possibile che non ci sia niente di nuovo da leggere? Sì, la giornata parlamentare raccontata da Mattia Feltri sulla Stampa, la cronaca della schiacciante vittoria al Senato del partito del trolley: “Una giornata di patti sottobanco o dietro le quinte sfumati in reciproche accuse di fellonia, emendamenti messi e tolti, canguri e ironie zoologiche che hanno indotto a inserire nel pantheon del Senato i maiali, le capre, i polli, le quaglie, gli struzzi, i topi e i cani, ieri nella razza mignon dei chihuahua (aggiunta del leghista Gianmarco Centinaio). Così la buonissima notizia del primo pomeriggio, dopo una mattinata di supplizio ad ascoltare il nulla in un'aula semivuota, è venuta dalla sospirata vittoria del partito del trolley, quella stragrande maggioranza attenta alla democrazia, ma anche agli orari di treni e aerei: discussione generale ridotta, dichiarazioni di voto sulla fiducia anticipate dalle 17,20 alle 16, e dunque voto finale ad ampia disposizione dei tg serali. Buonissima notizia perché fin lì ci si era aggrappati come naufraghi ai pochi ghiribizzi di senatori obbligati alla testimonianza, ma esclusi dalla ciccia, fra canguri e fiducie. Primo premio a Lucio Malan in elevato richiamo al pensiero di Checco Zalone: «Gli uomini sessuali sono gente tali e quali, come noi, noi normali».”. Buona giornata.
Commercio mondiale. Mentre in Senato “vinceva l’amore” (parole di Renzi) uscivano i numeri sul commercio mondiale: il valore delle merci è crollato del 13,8 per cento nel 2015, prima contrazione del dato dal 2009. L’economia sta rallentando vistosamente.
G20 in Cina. Visti i numeri, ci sarà molto da discutere oggi e domani a Shanghai durante la riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20.
I limiti delle banche centrali? Politici. A proposito dei campagne elettorali, economia e populismo...
In Irlanda si vota. Nonostante i buoni dati sulla ripresa, nel paese c’è incertezza e potrebbe riflettersi sulla stabilità del Parlamento. Tutto quello che c’è da sapere sul voto è qui.
La dronizzazione dell’uomo. Bella, la realtà virtuale. Siete sicuri? Ci sono un paio di articoli da leggere prima (qui e qui). Osservate bene il sorriso del ragazzone, Zuckerberg, e quella massa indistinta di persone con il visore in testa. Al posto del cervello. Teleguidati. Dronizzati. O no?
26 febbraio. Nel 1993 un'autobomba esplode al World Trade Center, a New York.
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