Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Il Cav. dice no alla Meloni: "Governare Roma oggi è un lavoro terribile per una mamma"
Santa Luisa de Marillac
Titoli. Putin sorprende Washington. E anche i giornali. Quasi rassegnati a titolare sulle miserie della politica interna, si sono ritrovati l’occasione di impaginare una notizia fornita dall’imprevedibile Vladimir. Fatto questo, cosa resta? Le macerie dei partitanti, a destra e a sinistra. Primo caffè, Corriere della Sera: “Rottura nel centrodestra su Roma. Donne e politica, il caso Bertolaso”. What else? Dopo la famosa “ira di Renzi”, Francesco Verderami ne individua tracce altrove: “Ira di Berlusconi su Salvini: sapeva fare la comparsa”. Altri segnali che confermano il decadimento del dibattito pubblico? Il Corriere pubblica a centro pagina una foto che ritrae Hillary Clinton e George W. Bush. Abbracciati. Sono al funerale di Nancy Reagan, non a un party. Bene, questo per i sostenitori di Sanders è motivo di scandalo. E’ la teologia politica del cuore di pietra. Ci mancavano i Grillini d’America. Che fa Repubblica? Saltiamo i titoli di cronaca, andiamo alla lettura della contemporaneità, che in Repubblica oscilla tra l’artificioso romanticismo e il fanciullesco ottimismo nel progresso: “La piccola vendetta dell’uomo sul robot”. Qual è il dato empirico? Che a Go (un gioco orientale di strategia) la macchina progettata da Google (Alphago) ha già vinto il match (4 partite su 5) e il campione mondiale ha perso. Certo, resta la consolazione, l’uomo ha vinto una partita. Ottimo. E poi? Qual è l’altro dato d’esperienza? Che Go non sarà più un gioco per umani. Squadre di ingegneri si batteranno con le loro macchine che, a loro volta, diventeranno autonome dal progettista e, infine, saranno senza controller… Facciamo un giro di titoli. La Stampa trova interessanti le cose dette da Mattarella: “Populisti in minoranza”. A List non ne siamo così sicuri. Libero è in campagna vietnamita: “Trappola per Berlusconi”. Quale? Salvini e Meloni usano le elezioni di Roma per accelerare l’uscita di scena di Berlusconi. Quadretto idilliaco del centrodestra. Il Giornale fa una lettura prudente: “La scissione fa paura”. Domanda: c’era un’unione? Carlino-Nazione-Giorno mettono il dito nella piaga: “Gaffe di Bertolaso. Donne in rivolta”. Il Messaggero informa sull’Horror Capitale: “Appalti, il marcio in Campidoglio”. Rapporto di Cantone, tutto come da copione. Money? C’è chi brinda, MF: “Campari si beve il Grand Marnier”. E c’è chi deve ringraziare Draghi, il Sole 24Ore: “Forti acquisti di BTp, spread verso quota 100”. Non sono soldi che piovono dagli elicotteri, ma per ora funziona. Buona giornata.
Berlusconi su Meloni… Dichiarazioni che rasserenano il clima nel centrodestra e catturano certamente il voto delle donne: "E' una cosa chiara a tutti che una mamma non può dedicarsi a un lavoro che, in questo caso, sarebbe terribile perché Roma è in una situazione disastrosa e Giorgia Meloni stessa lo aveva detto, poi per egoismo i suoi stessi del partito la spingono".
Un due tre, Putin. E ora? A Washington si guardano in faccia e dicono: ci ha fregati anche stavolta? O si è fregato lui? Viste le cose del recente passato, è buona la prima. Putin comincia il ritiro (ma tiene aperte le basi) e spiazza tutti alla vigilia della ripresa dei colloqui di pace sulla Siria. Gli esperti concordano: la Russia ha inferto colpi durissimi alle milizie anti-Assad. Per la Casa Bianca la mossa resta un dilemma ma in realtà gli analisti politici e militari vedono un’altra dura lezione di realismo per gli Stati Uniti. Obama non fa le guerre perché pensa: non finiscono mai. Putin l’ha fatta in Siria, ha cambiato lo scenario sul terreno e ora mette il punto. Decisione, inizio, fine. Point. Set. Match. Spregiudicato? Sì. Efficace? Sì.
Renzi che fa? Stamattina (dalle ore 10) Renzi interviene a un seminario su sicurezza e terrorismo. Il seminario è a porte chiuse, ma l’intervento di Renzi sarà trasmesso in diretta sul sito del governo. E poi? Diplomazia internazionale: alle 16 incontra a Palazzo Chigi il primo ministro della Somalia Omar Abdirashid Ali Sharmarke.
Agenda Mattarella. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è in visita di Stato nella Repubblica Federale Democratica di Etiopia e nella Repubblica del Camerun. Attendiamo esternazioni.
Jap Stop. Tutti attendevano la mossa della Banca del Giappone e… non è arrivata. Tutto invariato. Tassi negativi e acquisti di titoli per 80 trilioni di yen all’anno. Al prossimo giro.
Donare il cibo. La Camera sta discutendo la legge sulla donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi.
15 marzo. Nel 1906 nasce la Rolls Royce.
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