Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Le conseguenze della scelta di Berlusconi di appoggiare Marchini a Roma
Santa Caterina da Siena.
Titoli. Mai sottovalutare Berlusconi. Dato per spento, finito, declinato, eclissato per sempre, eccolo dare la zampata del leone e mettere a segno un colpo destinato a cambiare la campagna elettorale di Roma e (forse) anche il quadro nazionale del centrodestra: Berlusconi appoggia Marchini a Roma, Salvini e Meloni finiscono nel trappolone che avevano escogitato. Speravano di far secco il Cav., sono rimasti a mani vuote e con un orizzonte ristretto per il domani. Berlusconi ha ripreso in extremis il controllo della cabina di pilotaggio, ha candidature competitive a Milano (con Parisi) e a Roma (con Marchini), è in studio di registrazione per fare prove tecniche di centrodestra moderato. E’ una scelta che certamente crea problemi a Renzi (il centro dell’opinione pubblica diventa di nuovo terra di conquista del consenso), ma nello stesso tempo è un bene per un Pd che ha bisogno di confrontarsi con avversari che fanno politica e non giocano tutti i giorni al vaffa con la felpa. La realtà è che la rottura a Roma è Gerovital per Berlusconi: Salvini fa la voce grossa, ma dimentica che la prossima legge elettorale sarà l’Italicum, vincono le liste e non le coalizioni. Non avendo la statura di uno stratega politico, sapendo solo urlare e cavalcare la protesta, il segretario della Lega Nord è davanti alla realtà del movimento che ha plasmato in questi mesi: protesta, ma non costituisce un’alternativa di governo nazionale. E basta una mossa da federatore (come fu un tempo) di Berlusconi per metterlo in fuori gioco. Primo caffè, Corriere della Sera: “Berlusconi cambia e sta con Marchini La rottura a destra”. I titoli hanno tutti lo stesso tenore. C’è da segnalare però come fatto significativo che né Libero né Il Giornale abbiano aperto la prima pagina sul cambio di strategia di Berlusconi. Non sono rimasti spiazzati, sapevano che cosa stava maturando, ma la notizia politica del giorno ha un’enfasi minore rispetto al suo peso per ragioni di linea editoriale che “pesa” i lettori di simpatie leghiste. Libero fa questo titolo: “Pagavamo i kamikaze”. Il Giornale fa altrettanto: “Colpiamo i pellegrini a Roma. I kamikaze sono già tra noi”. Altro per chiudere? MF apre sull’alleanza tra hi-tech e automobile, ormai un fatto che i lettori di List conoscono: “Fca-Google, prove di alleanza”. Il Sole 24Ore di taglio ha una notizia importante, si spera: “Procedure fallimentari semplificate”. Finito? No, un caffè ar vetro e Il Messaggero che ha un’intervista a Berlusconi: “Così i moderati governeranno Roma altro che Renzi e Patto del Nazareno”. E’ tornato? Be’, non se n’è mai andato. Buona giornata.
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