Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Auto e produzione industriale, appunti per il governo
Titoli. Una foto, tutto il resto è cornice. I giornali aprono la prima pagina con il barcone pieno di migranti che si rovescia (e la Marina Italiana che salva 562 vite) e la voragine di Firenze. Questi sono i titoli e le immagini con cui aprono quasi tutti i quotidiani. Ci sarebbe da dire che fatti e foto sono consumati da un’intera giornata di tv, radio e internet, ottimi motivi per provare almeno a cambiare spartito, ma il giornalista collettivo pare non volerne prendere atto. Così per trovare titoli diversi occorrono curiosità e pazienza. Proviamoci. Primo caffè, Corriere della Sera: “Ma Togliatti, alla fine, vota Sì oppure No?”, è il titolo del fogliettone del Corriere, un ottimo pezzo di Pierluigi Battista: “È diventata una mania. Si polemizza sui partigiani, veri, falsi, sedicenti e autentici per dare una parvenza di profondità secolare alle discussioni sul referendum costituzionale del prossimo ottobre (ottobre: ancora cinque mesi circa). I nipoti dei partigiani veri, che oramai hanno occupato al 96 per cento l'Anpi pur non avendo combattuto sulle montagne contro i fascisti, scomunicano la riforma costituzionale come un attacco alle fondamenta repubblicane e antifasciste. Ma Matteo Renzi e i renziani corrono ai ripari. Esaurita la smania nuovista e postmoderna sentono come il mordere dell'«horror vacui», la percezione di chi rischia di apparire senza radici, nato dal nulla, senza esperienza, senza aver respirato la nostra storia. E allora parte la corsa alla riappropriazione un po' goffa del passato”. Resuscitano i morti per fargli fare cose da vivi. Sulla stessa scia, c’è un altrettanto acuto articolo pubblicato da Claudio Velardi sul suo blog: “A proposito di referendum, sui giornali di stamattina Giuseppe Vacca (1939/vivente) ci svela come voterebbe oggi Antonio Gramsci (1891-1937), i partigiani (quelli vivi, necessariamente ultranovantenni all’anagrafe) si dividono tra sì e no, Marcello Sorgi (1955/vivente) paragona lo scontro tra Renzi (1975/vivente) e Letta (1966/vivente) a quello tra Fanfani (1908-1999) e Moro (1916-1978). Dato che si discute della Costituzione (1946), per non apparire troppo moderni citando le commissioni Bozzi (1909-1987), Iotti (1920-1999) e D’Alema (1949/vivente) che intendevano riformarla, da settimane vengono scomodati, con annesso tavolino a tre piedi, Pietro Calamandrei (1889-1956) e Palmiro Togliatti (1893-1964), Costantino Mortati (1891-1985) e Giuseppe Lazzati (1909-1986), Umberto Terracini (1895-1983) e Giuseppe Dossetti (1913-1996), per sapere come la pensano sull’appuntamento di ottobre. Il massimo di contemporaneità del dibattito è offerto dalla ripubblicazione di frasi estrapolate di Enrico Berlinguer (1922-1984), Pietro Ingrao (1915-2015), e di pagine ingiallite estratte dalle tesi dell’Ulivo (1994)”. Battista e Velardi mostrano l’insufficienza retorica (e sostanziale) finora mostrata dai due fronti referendari. Un dibattito indietro tutta. Noi andiamo avanti. Cosa c’è di non banale su Repubblica? Difficile pensare che sia originale il Saviano che scrive di mafia e camorra (stavolta a Londra). Sorvoliamo. Sulla Stampa c’è un capitolo di fantapolitica molto divertente: “Letta-Speranza, ticket anti premier per la sinistra Pd”. Si segnalano già file ai seggi. E’ l’ora del caffè ar vetro e Ginetto passa al titolare di List Il Messaggero, titolo di taglio basso: “«Cercasi nano o disabile che possa intenerire». È bufera su Rai Fiction”. Epic fail, conferma della prevalenza del cretino. Vediamo se Libero e Giornale proseguono in tandem il loro viaggio dentro l’Inps. Sì, pedalano insieme. Libero: “Tassa nascosta sulle pensioni”. Giornale: “Lo scandalo delle pensioni gratis”. Andranno avanti a lungo. Altro? Bisogna passare direttamente ai giornali economici, là servono la bistecca della giornata. MF titola sulla battaglia per la banda larga: “Metroweb, Cdp sceglie Enel”. Il Sole 24Ore apre così: “Bce pronta a accettare bond greci”. Il sirtaki finanziario continua. Buona giornata.
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Auto e produzione industriale, appunti per il governo. Il fatturato dell’industria in marzo è colato a picco (meno 3,6 per cento), il dato peggiore da agosto 2013. Come segnalato più volte su List si sta affievolendo la domanda nel settore automotive (ha macinato record su record con numeri a due cifre) che per l’Italia significa meno auto vendute per il gruppo Fiat-Chrysler. In gennaio la fabbricazione di mezzi di trasporto segnò un più 13,8 per cento, in febbraio un più 8,8 per cento, in marzo un più 5,1 per cento. La produzione industriale italiana è attaccata alla Jeep di Marchionne. Che fare? Incentivi, servono a sostenere il pil italiano.
Petrolio sopra i 50 dollari. E’ la prima volta negli ultimi sette mesi. L’ascesa del prezzo continua. Ma non è detto che duri.
Felix Libia: le banconote della Cirenaica sono false. Via Agenzia Nova: “Le banconote stampate dalla Banca centrale "parallela" della Libia orientale sono contraffatte e rischiano di aggravare la già precaria situazione economica del paese nordafricano. E' quanto riferito dall'ambasciata degli Stati Uniti in Libia, dopo che l'istituto bancario centrale della Cirenaica, non riconosciuto dalla comunità internazionale, ha annunciato di aver stampato quattro miliardi di dinari libici (circa tre miliardi di dollari, secondo il tasso di cambio odierno) nella Federazione russa. "Questo potrebbe minare la fiducia nella valuta libica e la capacità della Banca centrale di gestire la politica monetaria per consentire la ripresa economica", ha riferito l'ambasciata Usa. La rappresentanza diplomatica degli Stati Uniti ha spiegato di aver ricevuto una lettera dal Consiglio di presidenza del governo di accordo nazionale, sostenuto dalle Nazioni Unite, in cui si denuncia che Ali al Hibri, autoproclamato governatore della Banca centrale, avrebbe raggiunto un accordo con una società internazionale per stampare un'ingente quantità di banconote libiche. Secondo la lettera, Al Hibri avrebbe forzato i caveau della Banca centrale contenti oro e argento per un valore totale di 184 milioni di dollari”.
Partiti in Camera. Oggi comincia la discussione sulla legge che disciplina la natura giuridica dei partiti che oggi sono enti di fatto ma non riconosciuti. E’ una legge che serve a dare piena attuazione dell’articolo 49 della Costituzione. I partiti devono avere un atto costitutivo, uno statuto. Insomma i partiti devono essere democratici. Vaste programme.
Cosa deciderà il G7 in Giappone? Tutti d’accordo sul sostegno alla crescita, tutti in disaccordo sul come farlo. Il Giappone chiede stimoli fiscali, la Germania dice che servono altre riforme. Sulla lotta all’evasione fiscale ci sarà più cooperazione (effetto Panama Papers) tra gli stati. Poi? Secondo la Asian Review ci sarà un riferimento alla sicurezza marittima, con i fari accesi sull’espansione di Pechino nel mare del Sud della Cina. Che cosa farà Renzi? Lo ha spiegato in un articolo sull’Unità.
26 maggio. Nel 1897 Dracula di Bram Stocker viene messo in vendita a Londra.
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