E' il giorno di Theresa May: inizia l'èra Brexit

Sant’Enrico, Imperatore.

Titoli. I giornali hanno scoperto il binario unico. I titoli di oggi sulla tragedia di Bari sono in ciclostile. Corriere della Sera: “Morire sul binario unico”. La Stampa: “Apocalisse sul binario unico”. Repubblica: “La strage del binario unico”. Il Messaggero: “La strage del binario unico”. La Gazzetta del Mezzogiorno: “Il binario unico scatena l’inferno”. Poi c’è il classico “Binario morto” (il Giornale) e non può mancare “L’inferno fra gli ulivi” (l’Unità) e “L’inferno sui treni dei pendolari (Il Secolo XIX). A giudicare da questo colpo di fantasia collettivo, i 27 morti e 50 feriti sono stati causati dalla presenza aliena del binario unico. Non è così. Gran parte della rete ferroviaria italiana viaggia sul binario unico e il raddoppio della linea avviene in presenza di alti volumi di traffico. Chi fa binari unici senza passeggeri da trasportare, spreca il denaro del contribuente. A Bari la strage è originata non dalla presenza del binario unico, ma da un errore umano e da un ritardo tecnologico figlio della burocrazia appaltante locale e nazionale. Pare ci sia stato un “buco” nella telefonata tra capostazione, macchinista e capotreno. La tecnologia avrebbe ridotto drasticamente le possibilità di errore. I treni si scontrano quando non funzionano i controlli. I treni si scontrano anche su un binario doppio. I treni si scontrano se c’è un errore umano o un guasto tecnico. La situazione della rete italiana, questo straordinario “binario unico” pugliese che domina le prime pagine dei giornali, non è un’eccezione, è la regola della rete ferroviaria in Italia e in Europa.

L’incidente, secondo tradizione italica, viene commentato con un'altra serie di errori, frasi fatte e analfabetismo di andata e di ritorno. Dunque, a ruota libera, c’era il binario unico, siamo un paese del terzo mondo, il sud è abbandonato, è colpa di Berlusconi, è colpa di Prodi, è colpa di Monti, è colpa del neoliberismo, è colpa di Renzi ma anche della Boschi e piove governo ladro.

Questa tabella di Eurostat mette la realtà in fila con i numeri:

Sul binario tedesco (unico o doppio) muoiono più persone e così pure in quello francese. L’Italia deve fare investimenti sulla sicurezza, levare agli enti locali qualsiasi diritto di veto e competenza. Stazione d'arrivo: la realtà. Buona giornata.

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Financial Times: Renzi resta la migliore speranza per l’Italia. Qual è il problema allora? La crescita bassissima e i suoi effetti sul futuro del paese (e il riassetto bancario).

Il Financial Times torna sulla crisi bancaria con un editoriale per ribadire che “Matteo Renzi sta combattendo su tutti i fronti” ma i numeri – la realtà – dipingono uno scenario molto complicato per il premier. Nonostante gli errori e i ritardi “Renzi resta la migliore speranza per l’Italia di fare le riforme e tornare alla crescita”. C’è l’incognita del referendum di ottobre. Dopo questa data, secondo il FT, gli alleati dell’Italia “dovranno avere molta pazienza”. E’ ancora un’apertura di credito del giornale della City. E se i tedeschi si mettono di traverso? Non accadrà, Angela Merkel sta usando la sua tattica di sminuzzamento e smussamento degli artigli dei falchi. Basterà? Dipende da Renzi. Il premier ha un solo grande nemico: se stesso.

May Day. Oggi Theresa May bussa al numero 10 di Downing Street e diventa primo ministro. Nel governo inglese cambia tutto, quasi la metà dei ministri saranno donne. Comincia l'èra Brexit. Secondo Politico, il Regno Unito creerà un team di 300 persone per aprire nuovi negoziati commerciali in Europa.

Bund a interesse zero. La Germania manda all’asta il suo titolo decennale a zero interessi, tranche da 5,5 miliardi di euro. E gli investitori lo comprano. Strategia del bene-rifugio.

Il barbiere di Hollande costa 10 mila euro al mese. Un tocco di forbice, pettine e lametta del Canard Enchaine alla popolarità di Hollande. Il suo barbiere ha uno stipendio lordo di 10 mila euro al mese e un totale vincolo di segretezza. Ben pagato.

Fa caldo. Il cambiamento climatico degli ultimi anni in un ottimo servizio (con grafici interattivi) di Bloomberg. (Poi farà freddo).

13 luglio. Nasce nel 1814 a Torino l’Arma dei Carabinieri, sotto il nome di Corpo dei Carabinieri Reali.