Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi
Putin a Versailles dall'"intercettato" Macron
Il presidente russo in visita in Francia. L’occasione è la mostra su Pietro il Grande. Pensate a quanto sogghignerà Putin. La storia, come sempre, è dotata di una pungente ironia
Santi martiri Sisinio, Martirio e Alessandro.
Quadrante. Al voto, al voto! Nel vuoto? Improvvisamente, in Italia tutti vogliono votare. Matteo Renzi evoca le elezioni anticipate, Salvini fa lo stesso, Grillo indica la data, Berlusconi non si oppone. Non lo vuole Alfano, il voto – e si capisce, è tutta una questione di sbarramento letale – ma c’è un consenso sul sistema elettorale tedesco che non è il Rosatellum ma non è neanche quello che conduce al cancellierato. C’è il consenso, questo basta, poi la legge rischia di essere un papokkien all’italiana che condurrà dalla nobile Grosse Koalition tedesca all’Inciucienbund del Belpaese. Chi proietta voti (attività che appare facile come quella del fu mago Houdini) dice che i tre poli si equivalgono e il governissimo Pd-Forza Italia è cosa strafatta, vedremo. A questo punto c’è solo un problema: si vota prima o dopo la manovra? Mattarella, al quale non è stato chiesto un parere su un dettaglio che la Costituzione riserva al Quirinale (lo scioglimento delle Camere), ha osservato sommessamente che forse sarebbe il caso approvare prima la legge di bilancio. E’ uno scherzetto da 20 miliardi, qualcuno ci dovrà mettere un timbro tecnico e politico. O no?
Il paziente inglese. Nel frattempo, gli inglesi tra poco più di una settimana vanno al voto (8 giugno), oggi ci sarà un duello televisivo su Sky News tra Theresa May (Tories) e Jeremy Corbin (Labour): il vantaggio dei conservatori è diminuito, ma la vittoria dei laburisti sarebbe un miracolo. Sarà il margine del risultato a fare la storia dell’elezione e imprimere o meno un’accelerazione alla Brexit.
Putin a Versailles. Toh, il Jolly Roger della politica mondiale, quello che secondo la vulgata paranoica dei ceti riflessivi in progress sarebbe dietro tutti i depistaggi e hackeraggi delle ultime elezioni (compresa quella di Macron), oggi a fine mattinata (ore 13.40) sarà ricevuto allo Château de Versailles: Macron e Putin avranno uno scambio di vedute su Europa, Russia e rapporto con gli Stati Uniti di Trump. In mezzo, il dossier siriano e quello libico dove la Francia ha annunciato ufficialmente di puntare a un coinvolgimento diretto del generale Haftar per provare risolvere la mortale crisi politica a Tripoli. Pranzo di lavoro con un menù interessante. Macron ha avuto parole di apprezzamento per Trump e ora è il turno dell’altro “cattivo”, Putin. Come mai i due si incontrano a Versailles? L’occasione è la mostra su Pietro il Grande (Pierre Le Grand, un tsar en France, 1717), pensate a quanto sogghignerà Putin. La storia, come sempre, è dotata di una pungente ironia.
Draghi al Parlamento europeo. Il presidente della Banca centrale europea sarà ascoltato dalla commissione Affari economici e monetari alle 15. E’ un intervento molto atteso dopo il G7 e le tensioni crescenti tra Germania e Stati Uniti. La cancelliera Merkel tra un discorso politico e una birra a Monaco ha detto che per l’Europa è l’ora di fare da soli. Cosa? Intanto c’è un obiettivo chiaro per Berlino: conquistare la presidenza della Bce. Da tempo in panchina c’è Jens Weidmann. Il mandato di Draghi scade l’anno prossimo, i giochi si fanno adesso. Dopo le elezioni tedesche del 23 settembre, comincia la battuta di caccia nella Foresta Nera. Achtung!
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“Cosa la tiene sveglio di notte?
Niente, sono io che tengo sveglie altre persone di notte”
Jim Mattis, segretario della Difesa americana, intervistato dalla Cbs.
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Europa senza l’America? Ci sono due modi per stare svegli di notte: A. Sei preoccupato perché qualcuno ti fa stare sveglio; B. Sei sveglio perché ti stai preoccupando di far stare sveglio qualcun altro. Angela Merkel è entrata nel doppio ruolo: non dorme perché Donald Trump ha deciso di rompere lo schema commerciale tedesco; non dorme perché ora ha deciso di tenere svegli gli altri paesi europei e toh! bisogna cambiare spartito. La situazione è davvero interessante e svela un tratto della Merkel che mostra carattere e limiti della cancelliera: Trump non è una sagoma facile con cui confrontarsi, ha un carattere a dir poco volatile, cambia spesso idea, ma su un punto si è mostrato fermo come un pilastro di cemento armato: il commercio americano così non funziona. Basta vedere il saldo dell’import-export per capirlo. Questo è quello dei primi tre mesi di quest’anno tra Stati Uniti e Germania:
Il saldo finale del 2016 è un formidabile sbilancio a favore della Germania: oltre 64 miliardi di dollari. Trump ha chiesto – e ottenuto – di inserire la parola “fair” (giusto, leale) nella dichiarazione finale del G7 di Taormina. E questo basta e avanza alla Merkel per accendere tutte le spie rosse del sommergibile e allagare le camere di lancio dei siluri. L’Europa farà da sola, dice la cancelliera. Il titolare di List ci crede, ma avanza un dubbio: cosa si fa con la Difesa? Perché il generale Mattis al Pentagono ha deciso di non far dormire gli altri e l’Europa per dormire sonni tranquilli deve mettere nel conto per il futuro bare che tornano a casa avvolte nella bandiera. Chi ferma i foreign fighters di Isis che a frotte stanno tornando in Europa e non hanno fiori piantati nella canna dei kalashnikov? La formidabile aviazione tedesca che ha difficoltà perfino nel trasporto truppe? Facciamo un’alleanza con Putin e lasciamo che sia la Russia a fare il lavoro sporco? Continuiamo a pagare a suon di miliardi di euro quel sant’uomo di Erdogan per respingere i siriani alla frontiera? Non basta. Se vuoi fare da solo, devi correre dei rischi. La libertà (e la sicurezza) non sono un pasto gratis. Nel frattempo, Merkel continua il suo lavoro di uncinetto diplomatico e oggi incontra il premier indiano Narendra Modi. La cancelliera punta sul G20 che si terrà a Amburgo il 7 e 8 luglio. In quella sede ci saranno tutti gli attori e si replicherà lo scontro con Trump.
Un altro missile di Kim. Lo svitato della Corea del Nord continua a giocare indisturbato a Risiko. Ha lanciato un altro missile che ha volato per 450 chilometri prima di fare splash sul Mar del Giappone. La crisi nucleare, con la nuova Europa a trazione integrale di fabbricazione tedesca, verrà probabilmente risolta con l’invio di una delegazione pacifista guidata dall’onorevole italiano Antonio Razzi.
Europa, figli di un dio minore. Funziona alla grande, l’Europa. Finora su cinquemila immigrati minori sbarcati in Italia ne è stato ricollocato solo uno. Cronaca su Repubblica. Facciamo da soli? Con queste premesse?
Fini: sequestrato un milione di euro. Cose meravigliose dal Belpaese. Il caso Tulliani (latitante a Dubai) si sta rivelando quello che era fin dal primo minuto: radioattivo.
29 maggio. Nel 2005 gli elettori francesi bocciano il Trattato per la nuova Costituzione europea. Tutto dimenticato, tutto perdonato.
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