La chirurgia estetica

Andrea Ballarini

Seni, zigomi, labbra e sederi rifatti. Siamo circondati dalla chirurgia estetica. Ecco perché è inevitabile parlarne. Ecco perché è inevitabile dire queste frasi.

    - Deprecarla perché fa diventare inespressive come bambole. Contestualmente tuonare contro il modello di femminilità imposto dai mass media

    - Deprecarla e nell'occasione ricordare donne dignitosamente invecchiate con le loro rughe. Per es: Katherine Hepburn. Non ricordarne altre

    - Approvarla senza riserve. Rivendicare il diritto di non diventare uno sharpei

    - Se si è a disagio con la propria immagine è giusto intervenire. Lo dice anche Crepet

    - Bisogna imparare ad accettare il proprio corpo. Lo dice anche Crepet

    - Ormai gli uomini si ritoccano più delle donne. Ricordare Rupert Everett prima del lifting

    - Di tanto in tanto chiedersi chissà come sarà toccare dei seni siliconati

    - Inorridire alla sola idea di farsi mettere i ferri addosso

    - Un volto con le rughe è più interessante perché racconta la propria storia (Utilizzabile solo finché non si hanno rughe particolarmente visibili)

    - La chirurgia estetica è un tunnel, quando cominci poi devi continuare

    - Non sono tanto le labbra, quanto gli zigomi

    - In caso di trapianto di capelli accennare vagamente a Dalila e al complesso di castrazione suggerisce una preparazione classica

    - Demi Moore ormai sembra più giovane di suo marito

    - E pensare che Isabelle Adjani era così bella, adesso è un'aliena. Se qualcuno dice questa frase ribattere prontamente “E perché, la Kidman?"

    - Sharon Stone è tutta rifatta, ma almeno è rifatta bene. Per quanto si vorrebbe vederla al mattino appena alzata

    - Stigmatizzare i californiani che dopo decine di interventi estetici sono altrettanto mostruosi che all'inizio, ma in modo diverso

    - Tatuaggi: essere contro. Evocare immagini di ottuagenari con cobra appassiti sulla schiena

    - Quelli dello spettacolo sono tutti rifatti. Se qualcuno dice questa frase affrettarsi ad aggiungere: “D'altra parte è il loro lavoro che lo richiede”

    - Io capisco un'attrice, ma la mia farmacista con le labbra a canotto è ridicola

    - Stupirsi di essere rimasti fino alle due del mattino a guardare una liposuzione su Sky

    - Conoscere una a cui è scoppiata una tetta

    - Citare una conoscente che ha fatto talmente tanti lifting che ora può sorridere e sedersi, ma non contemporaneamente