Come fare bella figura in salotto senza necessariamente sapere quel che si dice
Irritazioni
Ognuno ha le sue. C’è chi non tollera certe pubblicità, chi non regge certe parole, chi dà di matto se qualcuno fa una certa cosa. Ecco allora un piccolo prontuario di cose insopportabili per avere sempre qualcosa da ridire
- Trovare insopportabile l’idea che ci sia un giorno per qualunque cosa, dal 23 marzo, giornata mondiale della meteorologia, al 20 luglio, giorno della luna. Richiestissimo il 14 marzo, che è contemporaneamente sia il giorno del π, sia il giorno della bistecca e del sesso orale.[1] Auspicare al più presto l’introduzione del giorno della cazzata, da festeggiare secondo necessità.
- Infuriarsi come un puma con quei siti controintuivi che costringono a infilarsi in un circolo vizioso che riporta sempre alla stessa schermata. Lanciare anatemi.
- Essere un uomo di mondo e capire che la pubblicità sia la principale fonte di sostentamento di numerosi siti di informazione, nondimeno sfondare la tastiera del computer nel tentativo di saltare istericamente lo spot che ci si deve sorbire prima del video richiesto.
- Detestare tutti i tormentoni web, dalla creazione della rete fino a Sfida Accettata, senza eccezioni. Dolersi quando si constata che degli amici hanno ceduto.
- Dare fuori di matto quando si incappa in uno di quei ristoranti che non ammettono nemmeno la più minuscola variazione. Valutare se lanciarsi in un’esaltata concione sul fatto che il menù non è la Bibbia.
- Interrogare il cielo sul perché la maggior parte dei camerieri abbia l’insano istinto di assegnare sempre il tavolo peggiore: davanti al bagno, accanto all’ingresso eccetera, nonostante il ristorante sia vuoto.
- Perdere il lume degli occhi ogniqualvolta si porta l’auto da un service ufficiale e ci si sente dire che bisogna sostituire l’intero pezzo che deve venire dalla Germania, per la modica cifra di 1600 Euro; poi si va dal vecchio meccanico di fiducia che cambia due viti, risolve, e chiede 20 Euro. Tuonare contro le multinazionali.
- Nutrire il più violento odio per tutti i provider telefonici che solo nel momento in cui si chiede di passare alla concorrenza fanno delle offerte ultraconvenienti. Dire all’incaricato che chiama che non c‘è nulla di personale, nondimeno coprirlo di insulti.
- Sostenere che il padreterno sia stato eccessivamente precipitoso durante i sette giorni fatali, lo prova il fatto che quando si è single da anni non si viene filati da nessuno/a, ma non appena ci si fidanza il mondo maschile/femminile si offre in tutta la sua irresistibile varietà. Ipotizzare che il creatore avesse studi di economia classica alle spalle, è noto infatti che il valore di mercato di un bene cresce con il crescere della domanda.
- Concepire desideri di morte nei confronti di quelli che con aria da saputelli correggono l’accento tonico di certe parole che sono state pronunciate correttamente, come crèmisi, diàtriba, leccornìa, scadinàvo.
- Invocare il fulmine divino su quelli che stringono la mano guardando da un’altra parte o parlando con altri.
- Chiedersi come sia umanamente possibile che si incontri regolarmente da dieci anni un’amica di un caro amico e che lei continui a salutarvi come se non vi avesse mai visto. Covare sordo rancore.
- Conoscere una persona che spezza gli spaghetti perché così si cuociono prima, tanto poi quando sono giù è uguale. Avere smesso di frequentarla, perché tanto poi quando sarà morta è uguale.
- Proporre l’istituzione del reato di abuso di punteggiatura per chi usa più di un punto esclamativo nella stessa frase a significare maggior enfasi. Valutare se punire anche la moltiplicazione delle vocali in finale di parola in caso di saluti e formule augurali.
- Il taglio dei ditini a chi fa il gesto delle virgolette è una misura di civiltà. Convenirne.
- Perorare il divieto dell’uso della locuzione “Come non ci fosse un domani”. Di seguito far partire un pippone sull’adozione acritica dei modelli culturali anglosassoni.
- Avere una violentissima reazione esantematica ogniqualvolta si incrocia la pubblicità di un’acqua minerale che con tono bamboleggiante e inutilmente infantile spiega che fa fare tanta plin-plin. Chiosare che le acque lo fanno tutte e che puntualizzarlo sarebbe come dire che una ruota rotola.
- E quelli. Che poiché. WhatsApp. È gratis. Sono. Diventati. Afasici. E non sono. Più capaci. Di scrivere. Una frase. In un solo messaggio? Tuonare. Contro.
Il Foglio sportivo - in corpore sano