L'orologio da polso
Uno degli accessori ideologicamente più significativi. Ecco cosa pensarne e, soprattutto, cosa dirne
• Anche se non vive più i fasti degli anni Ottanta rimane pur sempre una spia ideologica quasi insuperabile.
• Il Rolex da un chilo, un chilo e mezzo, meglio se di metalli preziosi, è ancora ineguagliato per antipatia.
• Presso i target più evoluti è stato sostituito da anni dal cellulare. Convenirne.
• Possedere ancora i cascami di una un tempo fiorente collezione di Swatch. Non indossarli quasi mai.
• Tramandarsi da generazoni il Patek Philippe del bisnonno è consentito purché si abbia cura di chiamarlo sempre e solamente il Paté di Filippo, con evidente intento autoironico. Valutare se nella stessa frase infilare anche il Mo’ esce Antonio di Decurtisiana memoria.
• L’Apple Watch è troppo da fighetti. Convenirne.
• Avere comprato un Cronograph Grand Complication Rattrappant. Di seguito avere cominciato a frequentare un corso di francese per sapere cosa si è acquistato.
• È un accessorio molto impegnativo: se di dimensioni importanti evitare di indossarlo con certi colletti di camicia tipo condono edilizio e con certe scarpe di faggio stagionato con la punta quadrata per evitare di essere subito etichettati come stronzi d’antan.
• Indossare esclusivamente orologi meccanici perché la vibrazione del cristallo di quarzo turba il vostro equilibrio magnetico.
• “Via della Spiga-Hotel Cristallo di Cortina 2 ore, 54 minuti e 27 secondi. Alboreto is nothing.” (Guido Nicheli) Variante: “Milano-Santa, un giro di Rolex.”
• L'orologio da polso fu inventato alla fine del XIX secolo da Patek Philippe, ma inizialmente fu considerato un accessorio esclusivamente femminile. Ricordarlo per lasciare intuire un vasto bagaglio culturale.
• Avere l’orologio aspirazionalmente settato su due continenti diversi. Non è necessario vivere in due luoghi diversi.
• Per i bambini degli anni Sessanta il segno delle magnifiche sorti e progressive era il Bulova Accutron, che andò sulla luna.
• Una volta l’orologio da polso era uno dei primi riti di passaggio della vita e accadeva in corrispondenza della Prima Comunione. Ricordarlo con nostalgia.
• Citare “Tempo della Chiesa, tempo del mercante” di Jacques Le Goff per tirarsela un po’.
• Se di dimensioni particolari, fa parte degli accessori identitari del maschio aspirante alfa, insieme al sigaro avana, all’auto sportiva e al bopobarba aggressivo. Valutare se parlare di sostituto del pene.
• Il tempo vola. E noi no. Ma il peggio sarebbe se noi volassimo e il tempo no. Il cielo sarebbe pieno di uomini con gli orologi fermi. (Alessandro Bergonzoni)
Il Foglio sportivo - in corpore sano