Roma. Lo abbiamo visto chiaramente con la dichiarazione a dir poco infelice del presidente del Veneto Luca Zaia sui “topi vivi” mangiati dai cinesi: l’epidemia da coronavirus sta facendo emergere i nostri pregiudizi, verso gli altri, ma anche verso noi stessi. In questo clima bellico è proprio sulla base di due stereotipi consolidati, quello del dipendente statale meridionale assenteista e quello dell’imprenditore settentrionale avido, che da alcuni giornali è partito un infondato attacco ai supposti “disertori” e traditori.
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