Ragioni istituzionali per criticare i meravigliosi tacchi di Melania
Il sessismo non c'entra. Il punto è che lei è la first lady degli Stati Uniti
New York. La polemica è nota: Melania Trump mette i tacchi a spillo per salire a bordo dell’Air Force One che porterà lei e il marito nel Texas messo in ginocchio da Harvey, e internet esplode in un tripudio di proteste e controproteste. Uno scandalo? Una sciocchezza? Una perdita di tempo? Il solito sessismo? La questione di stretta pertinenza modaiola è trascurabile e di settore, ma c’è un motivo e uno soltanto per cui l’episodio merita un approfondimento: Melania è la first lady degli Stati Uniti. Non è una passante. Non è nemmeno una ex modella. Non è una celebrità che i paparazzi possono pizzicare in un momento privato. La moglie del presidente americano di momenti privati ne ha ben pochi, in tutte le altre occasioni si tratta di una figura istituzionale che ha un ruolo politicamente e simbolicamente rilevante nella vita pubblica della più grande democrazia del mondo (peraltro il ruolo è molto più ampio e delicato di quello di semplice accompagnatrice del presidente). Quando Melania esce accanto al marito per raggiungere l’Air Force One, in direzione di una catastrofe naturale di dimensioni epiche, sta eseguendo un atto istituzionale. Veniamo ai tacchi. Non è facile trovare in occidente – e nemmeno in oriente, a dirla tutta – una figura pubblica che porti con più grazia e naturalezza quei tacchi vertiginosi. Il tacco è evidentemente il suo elemento. André Leon Talley, ex direttore di Vogue e amico di Melania da una vita, sostiene che la first lady non sia mai stata fotografata senza tacchi, ad eccezione della “Easter egg hunt”, la tradizionale caccia alle uova in giardino che si fa nel giorno di Pasqua. In quell’occasione i tacchi avrebbero reso la performance semplicemente impossibile. Su Melania, insomma, il tacco non crea alcun problema di portamento né di difformità rispetto al suo stile. Il sessismo non c'entra.
Quando indossa scarpe di quel genere non si sta lasciando andare a un’esibizione insolita, semplicemente è se stessa. Ma il punto della first lady – e il punto del presidente – è esattamente non essere se stessa. Melania in quel momento rappresenta un’istituzione in cui il popolo americano si riconosce, e il fatto di rappresentare qualcosa al di fuori di lei suggerisce che il criterio supremo per organizzare il proprio apparato iconografico, vestiti compresi, non è la bellezza né il gusto, ma l’adeguatezza al contesto. L’outfit con il tacco abbinato ai pantaloni neri e al bomber militare rubato a Joe Biden era strepitoso, da copertina, ma non trasmetteva esattamente il messaggio “sto andando a condividere un momento di grave difficoltà del nostro popolo, pronta a mettere simbolicamente i miei piedi istituzionali nella acque putride di una città sommersa dalle forze della natura”.
Eppure per qualcuno le sottolineature critiche nascondevano un pericoloso sottofondo sessista. Fra le congratulazioni dei progressisti moderni che non temono di difendere, quando è giusto, una che di cognome fa Trump, la deputata del Pd Lia Quartapelle ha scritto: “Questo pettegolezzo sui tacchi di Melania Trump per dire che il marito è inadeguato è stucchevole sessismo anche un po’ noioso”. Tre anni fa, sul finire dell’estate, Barack Obama si è presentato a una conferenza stampa con un completo beige e ha discusso di Ucraina, Afghanistan e altri temi scottanti di politica estera in un momento particolarmente teso delle relazioni internazionali. L’abito gli stava a meraviglia, ma il presidente è stato criticato perché il colore e il “tono” dell’abbigliamento erano un po’ troppo leggeri e vacanzieri rispetto ai temi sui quali si stava esprimendo. Se l’avesse usata per l’inaugurazione di un museo o di un palazzo federale nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Così come nessuno ha mai detto nulla sui meravigliosi tacchi di Melania, salvo quando hanno fatto a pugni con le circostanze istituzionali in cui li ha indossati. Il marito sa dare ottime prove d’inadeguatezza anche senza il sostegno di Melania, che è riemersa dall’Air Force One con le Stan Smith.
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