Una Ferrari ibrida en plein air
La versione Spider della SF90 Stradale ha un motore ibrido da 1.000 cavalli. Al rosso Ferrari preferisce il giallo Montecarlo e per passare da zero a cento Km/h ci mette 2"5
La Ferrari che stenta in pista continua a correre sul mercato e presenta l’ultima nata a Maranello, la seconda novità di questo 2020 tormentato dalla pandemia. Ecco la versione Spider della SF90 Stradale, la prima Ferrari ibrida di serie della storia del Cavallino, nuovo punto di riferimento in termini di performance e innovazione con i suoi 1.000 cavalli, nascosti ma non troppo, sotto l’elegantissimo vestito scolpito dalla squadra di Flavio Manzoni, il responsabile del design.
La SF90 Spider eredita l’impostazione estrema da supercar della SF90 Stradale riuscendo a incrementare il piacere di guida e la sua fruibilità grazie al tetto rigido RHT che permette di godersi le emozioni en plein air e di assaporare ancora di più il suono dell’otto cilindri che con i suoi 780 cavalli è il V8 più potente prodotto a Maranello. Il motore endotermico, abbinato ai tre motori elettrici (due motori all’anteriore, che costituiscono il sistema RAC-e e uno al posteriore derivante dall’esperienza in Formula 1 e che ne eredita il nome MGUK) porta la potenza disponibile a 1.000 cavalli garantendo prestazioni da supercar: 0-100 km/h in 2”5, 0-200 km/h 7”, una velocità massima di 340 orari e un tempo sul giro a Fiorano di 79”5.
“La SF 90 Stradale ci ha permesso di ringiovanire la nostra clientela. Il 50 per cento degli acquirenti si è avvicinato per la prima volta al nostro marchio e soprattutto ci ha permesso di abbassare l’età media. Credo sia merito della motorizzazione ibrida e dell’altissimo contenuto tecnologico di questo modello”, ha spiegato Enrico Galliera, il direttore commerciale e marketing. Una Ferrari che ringiovanisce il parco clienti è quello che serviva soprattutto per contrastare altre supercar sul mercato. L’obbiettivo della Sf90 stradale è stato centrato e i risultati commerciali dei primi nove mesi di questo 2020 disgraziato lo confermano. La versione Spider non va a rubare clienti alla versione tradizionale, secondo l’esperienza Ferrari, ma completa l’offerta, raggiungendone altri interessati a godersi una supercar a cielo aperto.
Il tetto si apre e si chiude in soli 14 secondi anche a vettura marciante (fino a 45 orari) grazie alla compattezza, semplicità e leggerezza del sistema. La chiave di volta del successo dell’RHT Ferrari, introdotto nel 2011 sulla 458 Spider e da allora costantemente evoluto, è stata l’innalzamento della linea di separazione fra corpo vettura e tetto; il volume occupato da quest’ultimo è così limitato a soli 100 litri rispetto ai tradizionali 150-200. L’uso dell’alluminio ha permesso un risparmio di circa 40 chili rispetto alle soluzioni a tetto rigido tradizionali. Il lunotto in vetro regolabile elettricamente in altezza garantisce poi un comfort ottimale nell’utilizzo en plein air, anche alle alte velocità.
La versione spider pesa comunque un centinaio di chili in più rispetto alla versione tradizionale e costa un 10 per cento in più: 473 mila euro. Una vettura per pochi. Ma una vettura che permette di sognare come tutte le Ferrari. Anche se non è più la macchina rossa che raccontava Enzo Ferrari, ma si presenta con un nuovo giallo molto dorato, chiamato giallo Montecarlo. Parallelamente è stata presentata anche la versione Fiorano, quella ancora più spinta ed estrema fin dalla livrea bicolore. L’Assetto Fiorano si differenzia dall’allestimento standard per una serie di contenuti esclusivi, tra cui ammortizzatori Multimatic derivati dall’esperienza nelle competizioni GT con regolazione ottimizzata per l’utilizzo in pista; impiego di materiali ad alte prestazioni (come fibra di carbonio e titanio) che alleggeriscono la vettura di 21 kg; spoiler posteriore in fibra di carbonio. Un vero “animale” da corsa.
La Ferrari, per ora, si ferma all’ibrido. All’orizzonte c’è il Suv, il famoso Purosangue, ma non una vettura completamente elettrica: “Come tutti i costruttori anche noi in Ferrari stiamo lavorando sull’elettrificazione come dimostra il lavoro che abbiamo fatto con la Sf90 Stradale, ma lo abbiamo sempre fatto nell’ottica del miglioramento delle prestazioni e del piacere di guida – racconta Galliera – ma per ora non abbiamo ancora preso in considerazione una Ferrari completamente elettrica perché non esiste la tecnologia che ci può permettere di soddisfare le esigenze dei nostri clienti”.
Ci si può accontentare delle emozioni della Sf90 Stradale e Spider. Basta agire sul manettino che in questa versione ha quattro posizioni dedicate per la gestione dei flussi energetici e viene così denominato eManettino:
eDrive: il motore termico è spento e la trazione è affidata all’assale anteriore elettrico; in questa modalità è possibile percorrere fino a 25 km con batteria (da 7,9 kWh) completamente carica, il che è l’ideale per la marcia urbana o le situazioni in cui il rombo del V8 Ferrari può rappresentare un problema; il limitatore di velocità a 135 km/h consente la piena fruibilità della vettura anche su percorsi extra-urbani
Hybrid: modalità volta a ottimizzare l’efficienza del sistema. È la logica di controllo a decidere autonomamente se accendere o spegnere il motore termico, che se acceso può lavorare alla massima potenza garantendo prestazioni elevate. La potenza dei motori elettrici viene limitata per ridurre il consumo di batteria
Performance: il motore termico viene mantenuto sempre acceso e viene privilegiato il mantenimento della carica della batteria rispetto all’efficienza, così da garantire piena disponibilità di potenza; anche in questo caso la potenza elettrica è limitata per ridurre il consumo di batteria. Questa modalità è ideale per ogni situazione in cui si intenda privilegiare il fun-to-drive
Qualify: permette il raggiungimento dei 1000 cv di potenza massima del sistema, in quanto anche ai motori elettrici viene consentito di lavorare alla loro massima potenza. La logica di controllo privilegia l’ottenimento delle massime prestazioni rispetto al mantenimento della carica della batteria
Le consegne cominceranno nel secondo trimestre del 2021. Con questo modello la Ferrari chiude il suo 2020 mantenendo le promesse di due nuovi modelli. La Portofino M e questa SF90 Spider. Dopo la grande novità della Roma, un anno tranquillo in attesa di un futuro sorprendente con il Suv e la famosa ferrarina di cui si parla da anni.
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