"Se non riesci a smettere di sognare, allora stai lavorando per il futuro”. E’ un pensiero di Laurens van den Acker, elegante 55enne olandese: sicuramente una persona che sogna (e fa sognare) sin da bambino quando invece che seguire le orme del padre architetto, disegnava automobiline. Da oltre un decennio è il responsabile del design Renault, oggi come vicepresidente nonchè membro del comitato esecutivo del gruppo. Ha lasciato ricordi positivi in qualsiasi azienda dove ha lavorato, dalla Design System di Torino (occupandosi degli interni della EB110, era il 1990) sino a Mazda, passando per Audi e Ford. Ma è evidente che va identificato come l’uomo che ha raccolto l’eredità (non leggera) di Patrick Le Quément e sta traghettando la Règie in un altro mondo, che va oltre il concetto generale di ‘mobilità del futuro’. “Diversamente dal passato, grazie alla strada dell’elettrificazione, abbiamo una chance enorme per costruire auto belle, piacevoli, sicure, originali. Per Renault, le vetture dei prossimi dieci anni saranno elettriche, a guida autonoma, connesse e condivise” spiega van den Acker. E ogni caratteristica ha un significato preciso.
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