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Il Foglio mobilità

Gli aiuti alla guida senza concentrazione non sempre sono utili

Andrea de Adamich

Attenzione alla frenata d’emergenza in autostrada, può spaventare il guidatore normale. Esp, traction control e Abs sono formidabili
 

E’ normale che quando si parla di nuove tecnologie applicate all’automobile ci siano i pro ed i contro….! Io personalmente sono a favore di qualsiasi elemento tecnologico, elettronico e no, che assista la sicurezza alla guida di ogni veicolo che si muove sulla strada, aldilà delle leggi e le regole del codice della strada. Ma alle volte sempre secondo me si esagera, perché si fanno interventi che valutano che “nessuno” sappia guidare normalmente e non sia solo un imbranato con la patente.

   

L’ Esp, il Traction Control, l’Abs sono stati e sono formidabili, ma il totale degli interventi denominati oramai Adas alle volte ribadisco possono essere troppo invasivi. L’esempio più evidente è la frenata automatica di emergenza, che io scollego sempre sulle mie vetture, così come scollego lo stop&go che per me con le sue riaccensioni fa inquinare di più di un motore al minimo acceso. La frenata automatica di emergenza in autostrada alle volte crea situazioni improvvise che possono spaventare con il suo intervento improvviso anche il guidatore normale appunto. Stai viaggiando a velocità normale; vedi negli specchietti un vettura che sta sopraggiungendo molto più velocemente di te; valuti che senza rallentare ti sorpasserà senza che tu debba appunto frenare/rallentare dietro alla vettura che precede, ma improvvisamente il sistema interviene di colpo con un frenata inutile e potente che ti prende in contro piede creando sì per te e per chi eventualmente ti segue un vero pericolo. Passiamo poi alla guida assistita : ho guidato una Tesla livello 3 e ribadisco anche qui che la cosiddetta intelligenza virtuale su cui si basa la guida autonoma non può confrontarsi con l’intelligenza vera del cervello umano che vive di una miriade di imput ricevuti/accumulati nel tempo, mentre l’artificiale si basa su quelli che l’uomo gli ha inserito. Forse per me potrà funzionare quando tutti avranno la guida autonoma, moto e… bici incluse, perché allora il confronto avverrà tra due entità che avranno ricevuto gli stessi imput di base! In realtà la guida autonoma l’abbiamo gi… nel treno che viaggia su due rotaie; ma in ogni caso abbiamo sempre due macchinisti, e ciononostante ogni tanto nascono disastri molto spesso originati come con gli aerei sull’errore umano.

 

E io stesso padrone dell’auto, al pensiero che il sistema di fronte ad una scelta immediata dell’eventuale danno umano minore, sacrifica me anche se magari ho ragione rispetto alla controparte. Beh io non sarei molto d’accordo: per me strada o pista, la sicurezza numero 1 è originata dalla concentrazione del pilota; tutto il resto arriva dopo. Sono infatti rimasto super- meravigliato di un dichiarazione del pilota Giovinazzi che intervistato ha dichiarato che la sicurezza principale nella guida stradale è “andare piano”! Per me, ma è scontato, è molto più pericoloso in strada andare piano con in mano il cellulare, chattando, messangiando ecc. ecc., che andare sportivamente nel rispetto delle regole del Codice ma concentrati totalmente nella guida.

   

Ma per approfondire tutte le realtà della futura Guida Autonoma e relativi sviluppi di buon senso Adas ci vuole un dibattito di esperti, più che un intervento scritto come questo.

Andrea de Adamich

ex pilota e fondatore della scuola di guida sicura Scuderia de Adamich SpA

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