Supercar per tutte le strade. Ecco le nuove Ferrari, Sf 90 XX stradale e cabrio
Sono le Rosse più potenti e veloci di sempre. Tutti i segreti dei nuovi modelli del Cavallino
In Ferrari si respira un’aria nuova. Tutto gira attorno alla vittoria della Hypercar a Le Mans. Il nuovo centro del mondo è quello che da un po’ di tempo viene soprannominato il Coletta Building, la nuova struttura dedicata alle corse clienti e all‘operazione endurance. È qui che vengono presentate le nuove supercar del Cavallino. Due Ferrari estreme, dedicate a quei clienti che oltre a portarsele permettere, sono in grado di avventurarsi in pista spinti da 1.030 cavalli. Prima di essere introdotto nel regno di Coletta i clienti vengono ricevuti in un altro edificio recentemente inaugurato a bordo pista a Fiorano. Una struttura trasparente, soprannominata invece Galliera Building, dal nome del responsabile marketing e commerciale che vi riceve i migliori clienti della Casa, quelli che hanno già parecchie Ferrari in garage, le usano e non le rivendono a peso d’oro. Qui, accanto al bar con vista sulla pista, c’è in bella mostra il trofeo gigantesco della vittoria a Le Mans. Una vittoria di cui qui sono tutti giustamente orgogliosi. Della Formula 1 non c’è traccia, ma quest’anno è meglio così.
Le ultime due nate sono due Supercar derivate dalla SF 90 Stradale che con i suoi 1.000 cavalli (tra motore termico ed elettrico) era già una Supercar. Non è stato semplice migliorarla, anche perché i tecnici il giorno della presentazione avevano detto che sarebbe stato impossibile crearne una versione spinta, più da pista che da strada. Invece ecco qui la Sf 90 XX stradale con la sorella Cabrio, la Sf 90 XX Spider con tettuccio rigido retrattile. Con trenta cavalli in più della Stradale, sono le due Ferrari omologate per la strada più potenti di sempre e naturalmente anche più veloci. Hanno migliorato il record Fiorano così tanto che in Ferrari si rifiutano di rivelare il nuovo tempo: “Siamo stati così veloci che organizzeremo un evento apposta per svelare il primato”, racconta Galliera. Raffaele De Simone, il principe dei collaudatori del Cavallino, un ingegnere che sa guidare da dio, conferma di essersi divertito un sacco a sfruttare una caratteristica esclusiva delle nuove nate: l’extraboost di derivazione di Formula 1 che garantisce per un periodo limitato il massimo della potenza possibile.
Ovviamente non sono due Ferrari per tutti. Saranno prodotte nei prossimi due anni in numeri limitati (799 per la Stradale e 599 per la Spider) e prezzo esclusivo (770 mila euro per la Stradale e 850 per la Spider). Tra i clienti invitati alla Premiere di questi giorni, non c’è n’è uno che non l’abbia ordinata. D’altra parte, avendo la disponibilità, è difficile resistere.
La Sf 90 XX Stradale è grintosa, ma non sfacciata, trasuda potenza, ma non è eccessiva. “E’ un connubio tra bellezza e performance”, spiega Flavio Manzoni. Era dai giorni della F40 e poi della F50 che non nasceva una Ferrari omologata per la strada con un’ala posteriore fissa. Per tenerla incollata a terra e produrre l’incredibile valore di 530 kg di carico aerodinamico a 250 km/h era impossibile rinunciare a quest’appendice. Flavio Manzoni, l’architetto che dal 2010 disegna tutte le Ferrari, l’ha però pensata in color carbonio, alleggerendola molto (“Lo abbiamo trattato in modo non troppo vistoso, gli abbiamo dato un aspetto tecnico”). E poi questa non è una Ferrari Roma, quella che lo stesso Manzoni, aveva definito una Formula 1 in abito da sera. “La Sf 90 nasceva già come una Supercar i gamma con un livello di performance altissimo – spiega Manzoni - Qui abbiamo volito fare un salto molto importante a livello di prestazioni e questo ci ha portati a trarre ispirazione dal mondo delle XX. Quella che vediamo è la fusione i due mondi, quello delle Supercar e quello delle XX”. È una Ferrari nata per divertirsi in lista, ma omologata anche per la strada. È una serie speciale, un incrocio inedito tra le vetture sviluppate solo per la pista (come la FXX K Evo) e il top di gamma delle sportive da strada. Un nuovo mostro. Le prestazioni sono super: 0-100 in 2”3 e 0-200 in 6”5 con una velocità massima di 320 orari. L’otto cilindri termico da 3990 cc sviluppa 797 cavalli, il motore elettrico ne aggiunge 233. Il miglioramento delle performance deriva dall’evoluzione dei motori (il termico e gli elettrici), del cambio e delle forme con delle pennellate di colore che vanno a sottolineare gli sfoghi d’aria sul cofano o il device aerodinamico sul muso. Sulla versione presentata, in un bianco artico, tendente al grigio perla, sono arancioni per richiamare i cavi dell’alta tensione. Saltano all’occhio, ma non disturbano. Aggiungono carattere a una Ferrari che ne mostra davvero anche prima di mettersi in moto.