L'intervento integrale
Donne e lavoro. Che cos'ha detto Elisabetta Franchi all'evento del Foglio e Pwc
L’imprenditrice bolognese, titolare dell'omonima etichetta, ha spiegato che, quando deve assumere qualcuno in posizioni di vertice, preferisce uomini o donne con oltre 40 anni, per evitare che quella carica importante resti scoperta a lungo in caso di maternità
La premessa è questa. "Nella mia azienda l'80 per cento sono donne, già un bel livello. Ma ho riflettuto sul fatto che mi confrontavo molto più con gli uomini che con le donne", Elisabetta Franchi, titolare dell'omonima etichetta di moda, ospite all'evento organizzato dal Foglio e Pwc ribadisce che "In Italia purtroppo c'è un problema e non lo può risolvere solo l'imprenditore. Parlo dalla parte dell’imprenditore".
L’imprenditrice bolognese poi ha spiegato quali criteri usa per scegliere i suoi collaboratori nelle posizioni più alte, frasi che hanno provocato dibattito e polemiche. "Quando metti una donna in una carica importante, se è molto importante, poi non ti puoi permettere di non vederla arrivare per due anni, perché quella posizione è scoperta", ha detto Franchi. "E un imprenditore investe tempo, energia e denaro. Se ti viene a mancare è un problema. E quindi anch’io da imprenditore responsabile della mia zienda spesso ho puntato su uomini, perché...". "Perché le donne non vengono aiutate…", prosegue Fabiana Giacomotti, curatrice del Foglio della Moda. Elisabetta Franchi aggiunge: "Io oggi le donne le ho messe perché sono 'anta', questo va detto: comunque ancora ragazze, ma cresciute. Se dovevano sposarsi lo hanno già fatto, se dovevano avere figli, li hanno già fatti, se dovevano separarsi, hanno fatto anche quello… per cui io le prendo che hanno fatto tutti e quattro i giri di boa. Sono lì belle tranquille che lavorano con me affianco h24, questo è importante. Cosa che invece gli uomini non hanno. Io sono una donna emiliana ed emancipata ma credo che noi donne abbiamo un dovere, che è quello nel nostro dna, che non dobbiamo neanche rinnegarlo: i figli li facciamo noi, incinto ancora… no, e comunque il camino in casa lo accendiamo noi. È una grande responsabilità".