IL FOGLIO DELLA MODA - primafila
Di mia madre Wanda Ferragamo e di altre equilibriste
Un ricordo di chi ha reso il marchio fiorentino un fiore all'occhiello del lusso italiano nel mondo, per riflettere sul ruolo delle donne nell'industria della moda
“Non sapevo da che parte cominciare… Ora la famiglia e l’azienda avevano un solo capo, che ero io stessa. Era tutta una sfida per raggiungere l’equilibrio tra la responsabilità di educare i figli e allo stesso tempo imparare il mio nuovo ruolo. Era quasi un gioco di prestigio di cui divenni esperta”. Penso spesso a queste parole che mia madre, Wanda Miletti Ferragamo, disse dopo la scomparsa di Salvatore, mio padre.
All’epoca, nei primi anni Sessanta, lei, vedova e madre di sei figli, dovette trasformarsi in imprenditrice e affermarsi in una società in cui la donna apparteneva quasi esclusivamente a una realtà casalinga. Ed è riuscita a rendere Ferragamo un brand tra i più rappresentativi della moda italiana nel mondo. È attorno a questo nucleo che si sviluppa la mostra “Donne in Equilibrio”, che inaugureremo il prossimo 19 maggio al Museo Salvatore Ferragamo a Firenze. Si ispira a mia madre e a tante altre magnifiche donne che hanno segnato la vita di aziende, di famiglie e di istituzioni importanti, dalla moda al design, dalla tecnologia e la scienza al cinema, universi tra i molti in cui hanno saputo dare una guida e un riferimento, rimanendo profondamente donne e bilanciando, con importanti sacrifici, il ruolo manageriale con le responsabilità familiari. La storia di mia madre è diventata lo spunto per un viaggio che mira alla valorizzazione del ruolo della donna a livello culturale, sociale e professionale, proprio indagando nella problematicità principale, mettendo l’accento su qualcosa di scontato eppure sconcertante: l’essere in una perenne scelta di soluzioni e di equilibri, imposti o necessari, con aspettative sociali diversamente rivolte a uomini e a donne. Questa vuole essere una lettera aperta ad altre imprenditrici e altri imprenditori come me, donne e uomini. Perché è scontato, ma fondamentale per chi è a capo di un’azienda, ricordare quanto alto sia il potenziale del ruolo femminile nelle aziende.
Vorrei parlare a loro attraverso le scelte di una donna che è stata faro per me, per le mie meravigliose sorelle, Fiamma, Giovanna e Fulvia, e per i miei fratelli; un faro per l’Azienda della quale sono oggi orgoglioso Presidente, azienda cui le donne della mia famiglia hanno contribuito in maniera fondamentale, anche per come sono state capaci di mantenere l’equilibrio con gli impegni familiari. Leadership femminile, donne CEO e ai vertici manageriali, inclusione, sono tutti temi molto attuali e a me cari, perché provengo da una famiglia e da un’azienda con un’esperienza a riguardo che è stata a dir poco antesignana. E che tutt’ora è tra le imprese italiane con il maggior numero di impiegate donne, anche a livello dirigenziale.
La presenza delle donne nelle aziende oggi non si può certo dire esaurita in un percorso lineare fatto di parità di diritti e di salari, flessibilità negli orari e partecipazione alla vita nodale delle imprese; sebbene si stiano muovendo dei progressivi passi verso un cambiamento bisogna comprendere che il ruolo della donna a livello professionale riguarda soprattutto l'uguaglianza sociale, economica e politica dei sessi: annientare la gerarchia di genere e non omologare le donne agli uomini, in termini di azioni e di comportamenti, come spesso viene frainteso. Si tratta di un elemento importante, che fa davvero la differenza, proprio perché porta un nuovo valore che nasce dal confronto di approcci e di modelli non allineati all’atteggiamento maschile, ma esaltati proprio in virtù della loro differenza. Abolendo comportamenti che inducano le donne a dover aderire a stili maschili per emergere, invece che essere libere di reclamare la propria soggettività, attraverso il proprio sguardo, i propri obiettivi. ”Rimango convinta dell’idea che una donna debba avere un lavoro a cui dedicare le sue energie. Tutte le donne lavorano, solo che alcune svolgono il loro lavoro fuori casa. Noi donne siamo presenti in tutto, non importa quale e dove sia il nostro ufficio”, disse Wanda. Dedico questo editoriale a tutte le Donne in Equilibrio.
*Leonardo Ferragamo è presidente Salvatore Ferragamo
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