Non solo Ibra: da San Siro a Sanremo, tutti quelli che ce l'avrebbero fatta (davvero)
- Pablo Daniel Osvaldo
- Christian Vieri
- London's Fab Three
- Gianluca Lapadula
- Giuseppe 'Nanu' Galderisi (e figlio)
- Julio Iglesias
- Paul Gascoigne
Il duetto fra Zlatan e Sinisa Mihajlovic, che canteranno Io vagabondo, è fra gli sketch più attesi del Festival. Ma di calciatori 'musicisti' la storia è piena. Ben oltre l'hobby: uno di loro finì all'Ariston da ospite d'onore
Pablo Daniel Osvaldo
Fiorentina, Roma, la Nazionale. E poi il ritiro dal calcio - salvo una breve parentesi al Banfield l'anno scorso - a soli 30 anni: "Quello non era più il mio mondo. Ora sono felice grazie alla musica", racconterà l'ex attaccante. Oggi, dal 2016, Osvaldo è frontman e chitarrista dei Barrio Viejo, rockband con ottimi ascolti soprattutto nella sua Argentina. Dov'è nato e ha chiuso la carriera, mentre nel mezzo sceglieva l'Azzurro. Il primo tour italiano? L'ha già fatto. Anche se il debutto in prima visione per Daniel è stato in pista: terzo classificato nell'edizione 2019 di Ballando con le stelle. E' pur sempre Rai 1. Per Sanremo c'è tempo.
Christian Vieri
Il bomber per antonomasia, il primo a trasportare il concetto dal campo - 271 gol in carriera - al resto del mondo - soprattutto social, oltre 2 milioni di follower. Il termine bomberismo ormai è sbarcato anche su Treccani, che ne dà una definizione quasi filosofica. Ci ha pensato lo stesso Vieri, con gli ex compagni ai tempi dell'Inter Adani e Ventola, a dare la sua versione della storia in tre minuti tra balli in piscina e martellante refrain: un vero e proprio tormentone estivo - guardare i numeri su YouTube - marchiato Universal Music Italia. Nome? Una vita da bomber, naturalmente. Non andrà all'Ariston, ma Vieri continua a fare da sé: è nata pure la Bobo Tv.
London's Fab Three
Se Liverpool ora si coccola Salah-Firmino-Mané - evitiamo invece ogni paragone musicale -, dalle parti di Highbury qualche Natale fa ci aveva pensato un singolare tridente a consolare i tifosi dell'Arsenal dal lungo digiuno in Premier League. Formazione: Petr Cech alla batteria, Alexis Sanchez - oggi attaccante dell'Inter - alla tastiera e soprattutto un virtuoso Babbo Natale alla chitarra, Nacho Monreal. Forse il meno noto dei tre nei 90 minuti di gioco, ma sentite come strimpella. So this is Christmas (SoundCech).
Gianluca Lapadula
In rossonero una stagione altalenante - 8 gol e sesto posto nella Serie A 2016/17 -, condita però da qualche performance da applausi. Anche agli studi Rai, per la Domenica Sportiva: "Signore e signori", annuncia il Milan, "ecco a voi Lapadula al piano!" Niente meno che per il Notturno in si bemolle minore di Fryderyk Chopin: in versione facilitata, ma, da dichiarato autodidatta, l'attaccante oggi al Benevento sorprese gli osservatori. E poi si dice che calcio e trash vanno a braccetto.
Giuseppe 'Nanu' Galderisi (e figlio)
Negli anni '80 giocò con Platini e contro Maradona, vinse uno storico scudetto al Verona e arrivò al Mondiale in Messico. Già allora immortalato con sombrero e chitarra: oltre gli stereotipi, Galderisi ha davvero fatto della musica una parte della sua vita. Spinto dalla passione per Renato Zero fino a Sto Correndo, singolo registrato nel 1985. Trasmettendola a sua volta al figlio Andrea: lui non è riuscito a diventare calciatore per un grave infortunio giovanile, ora fa il musicista. E suona la chitarra con papà.
Julio Iglesias
Lui a Sanremo ci andò veramente, nel 1976. Come ospite d'onore cantò Se mi lasci non vale. Oggi, con 300 milioni di dischi venduti, Iglesias è l'artista latino di maggior successo di tutti i tempi - e il settimo in assoluto: il figlio Enrique, nuova icona del reggaeton, per ora è a quota 180. Una vera e propria dinastia musicale. Fino a 20 anni però Julio era un promettente portiere nella cantera del Real Madrid, riuscendo anche ad entrare nel giro della prima squadra: un grave incidente ne compromise la carriera, ma le porte del Bernabeu gli si sarebbero spalancate comunque. Stadio esaurito, tutto per lui. Senza compagni né avversari.
Paul Gascoigne
Una strada simile l'aveva percorsa Gullit in Olanda: dal pallone al microfono, talmente popolare da non sfuggire alla hit parade. Così 'Gazza' fece il pieno in Regno Unito quando nel 1990 rilasciò la sua cover di Fog on the Tyne, una canzone folk-rock inglese. Il futuro fuoriclasse della Lazio scalò le classifiche e vinse perfino un disco d'oro. Ora, a più di 16 anni dal ritiro e messi da parte gli eccessi fuori dal campo, Gascoigne tornerà in Italia e in prima serata. Per la prossima edizione dell'Isola dei famosi. Il treno per l'Ariston forse è già passato.