Disin-Canto
A Sanremo il direttore d'orchestra non serve
Dopo ventisei presenze sul palco dell'Ariston, il maestro Vessicchio è il grande assente di questa edizione del Festival. Del resto, su quel podio potrebbe anche non esserci nessuno: a tenere in piedi la baracca è la ritmica. Il direttore può essere utile al massimo come presentatore
La musica - ha detto più o meno così lo scrittore Nick Hornby - ha un grande potere: "ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti, così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza". Questa rubrica è pensata per chi, guardando Sanremo nella speranza di incappare nel nuovo Chopin non ne cavasse che una forte nostalgia per Mozart. Il Festival della città dei fiori spiegato con i canoni e le storie dei protagonisti della musica classica.
Ne ho avuto conferma guardando Sanremo 2022. Il direttore d’orchestra al Festival della canzone italiana non serve. L’illuminazione grazie a Francesca Michielin. Pensavo prendesse un microfono in mano e me la ritrovo con una bacchetta, per la prima volta alla guida di un’orchestra sinfonica. La Michielin sul podio, Emma Marrone sul palco a cantare “Ogni volta è così”.
Forse se ne sarà accorto anche Peppe Vessicchio, storico maestro del Festival nostrano. È lui il grande assente del Festival di Sanremo 2023. Dopo ventisei presenze sul palco del Teatro Ariston non sentiremo “dirige il maestro Peppe Vessicchio” e torneremo a rileggere l’hashtag #uscitevessicchio così in tendenza nell’edizione 2016.
Il tipico direttore sanremese sale sul podio sanremese mostrando atteggiamenti stereotipati. Sorriso a favore di camera, le cuffie inforcate e poi un susseguirsi di movimenti a ritmo; gesti scomposti privi di senso perché “più d'uno agitando la frusta pensa di essere un direttore d'orchestra” diceva l’aforista polacco Stanisław Jerzy Lec. Tanto poi a tenere in piedi la baracca è la ritmica; i cantanti spesso si portano i loro musicisti mentre il primo violino è il punto di riferimento per gli archi che non hanno certo da suonare la Nona di Mahler.
Il direttore d’orchestra però potrebbe essere utile come presentatore. Beatrice Venezi l’ha fatto nel 2021 dove ha ben figurato nel ruolo tra Amadeus e Fiorello. Siete ancora in tempo per darmi ragione.