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TVORCHI, il duo "dal cuore d'acciaio" che rappresenterà l'Ucraina all'Eurovision
Uno nato in un villaggio ucraino, l'altro di origini nigeriane, si sono incontrati all'Università di Ternopil’, dove continuano a vivere. "Vogliamo che la nostra indomabilità sia ascoltata ovunque". Sabato si esibiranno nella finale del contest musicale europeo
Durante le settimane più buie dell’invasione russa, la Kalush Orchestra aveva conquistato il palco torinese dell’Eurovision 2022 con le strazianti note di Stefania, regalando la vittoria e un breve momento di gioia all’Ucraina. "Per favore salvate Mariupol, salvate l'Azovstal, ora!" era stato l’appello lanciato dal gruppo hip hop galiziano alla fine dell’esibizione. Nemmeno un mese era passato dalla fine dell’assedio all’acciaieria della città portuale ucraina durato 82 giorni, mentre la sorte dei combattenti fatti prigionieri da Mosca rimaneva oscura. Tradizionalmente, l’edizione successiva dell’Eurovision si svolge nel paese iridato. Per ovvi motivi, Kyiv ha dovuto cedere l’ospitalità della manifestazione a Liverpool. A rappresentare il paese martoriato dalla guerra nell’edizione britannica sarà il duo TVORCHI, formato da Andriy Hutsulyak (classe 1996) e Jeffery Kenny (1997). Il primo è nato in un selo dell’Ucraina occidentale, il secondo in Nigeria. Il loro incontro è un simbolo dell’integrazione e multiculturalità della nuova, dinamica, generazione ucraina. I due si sono incontrati mentre erano colleghi alla facoltà di Medicina all’Università di Ternopil’, piccolo centro dell’Ucraina dell’ovest più volte evocato dalla propaganda russa come uno degli epicentri del presunto banderismo intollerante ucraino.
"Ci siamo conosciuti per strada. Mi sono avvicinato a Jeffery e gli ho detto: 'Ciao, mi chiamo Andriy, mi piacerebbe praticare il mio inglese con te. In cambio, ti insegnerò l'ucraino';. E la storia della band è iniziata il giorno del mio compleanno, quando Jeffery mi ha cantato il classico Happy Birthday" racconta Hutsulyak. "È così che ho sentito la sua voce per la prima volta. Qualche giorno più tardi, in una notte abbiamo scritto il nostro primo singolo Slow, pubblicato nel 2017. Se parliamo di distribuzione dei ruoli, io sono il sound producer e il responsabile della musica, mentre Jeffery è un paroliere, cantautore e vocalista".
Il sogno del padre di Jeffery era che il figlio potesse formarsi in Ucraina come farmacista, ma anche l’Università di Ternopil’ ricorda come fin da subito il talento musicale del ragazzo nigeriano fosse evidente all’interno dell’accademia. "Non abbiamo una formazione musicale" ammette Jeffery. "Amiamo semplicemente creare musica, siamo innamorati del ritmo e ci sforziamo sempre di creare suoni freschi e nuovi. La nostra musica è una combinazione di generi diversi, esperimenti e, cosa più importante, un pezzo d’anima in ogni composizione".
The Parts è il nome del loro primo album pubblicato nel 2018. Quattordici pezzi di cantautorato elettronico con chiare influenze R&B, tre in ucraino e undici in inglese, e una grande attenzione all’aspetto visivo nei clip musicali. Nonostante il successo, raggiunto l’anno successivo con il singolo Believe, i due amici continuano a vivere nella piccola Ternopil’, rinunciando a trasferirsi a Kyiv. Hutsulyak è nato in un villaggio poco lontano dal centro, mentre Jeffery si è trasferito in Ucraina all’età di tredici anni insieme a suo fratello gemello, e nonostante la giovane età è già sposato con una ragazza ucraina conosciuta in università. Dopo aver vinto il Vidbir (competizione appositamente creata in Ucraina per decidere l’artista che rappresenterà il paese all’Eurovision) i due studenti di Ternopil’ si presenteranno alla finale di sabato sera alla Liverpool Arena con il brano Heart of Steel, cuore di acciaio. È impossibile non pensare a Mariupol’ anche quest’anno.
Jeffery e Andriy hanno iniziato a scrivere il pezzo traendo tragica ispirazione proprio dalla battaglia dell’Azovstal. Gli autori raccontano come la canzone parli del pericolo atomico. "Oggi, mentre alcuni giocano con le minacce nucleari, la nostra gente dal cuore d'acciaio protegge l'intera Europa" raccontano i TVORCHI. "Il pezzo riguarda tutti coloro che portano un cuore d'acciaio nel petto e vanno avanti. Vogliamo che la nostra indomabilità sia ascoltata ovunque" perché in nessun caso bisogna arrendersi di fronte alle avversità: è l’umanità stessa a decidere del proprio futuro, secondo Andriy e Jeffery.
Alla cerimonia di inaugurazione si sono presentati con due completi rossoneri, un abbinamento di colori che fa imbestialire i russi. Ma più che un riferimento provocatorio al passato, richiama la violenza del presente. Sofia, 1340 grammi. Marichka, 804,6 grammi. Nikita, 1280 grammi. Alice, 1600 grammi. Denis, 900 grammi. Sono queste le scritte ricamate sui vestiti del duo, a ricordare alcuni bambini nati prematuri in Ucraina durante la guerra. Spesso, perché le loro madri hanno sperimentato stress e disagi fisici durante la gravidanza a causa di esplosioni, bombardamenti e un senso costante di minaccia, ricordano gli artisti.
Per TVORCHI sarà difficile ripetere il successo dei Kalush Orchestra. L’ultima volta che un paese vinse due edizioni consecutive dell’Eurovision era il 1993 (l’Irlanda poi ne vinse addirittura tre). You know I can never lose sono le parole cantate dal duo nel pezzo riadattato per la competizione. Una convinzione comune per tutti gli ucraini, che in quasi quindici mesi di invasione non hanno più bisogno di dimostrare di possederlo, un cuore d’acciaio.