(foto Ansa)

Perché Saverio è a Sanremo 2025

Il golpe è fallito: niente duetto all'Ariston di Vannacci e Corona. In compenso c'è Topo Gigio

Saverio Raimondo

Altra invasione fallita è stata quella di Rita De Crescenzo, la celebre tiktoker sposta-pullman che è calata qui a Sanremo e ha invitato i suoi follower a raggiungerla. Ma a parte Rocco Hunt il numero dei campani a Sanremo è rimasto invariato in questi giorni

Non solo Roberto Benigni: in queste ore Sanremo, il paese dico, è tutta superospiti a sorpresa, non annunciati, in alcuni casi persino non invitati: è il caso del generale Roberto Vannacci, giovedì in platea all’Ariston ad assistere alla serata ma di sua iniziativa, nessun invito da parte della Rai – anzi, l’azienda ha persino dato indicazione alla regia di non inquadrarlo. Il generale e sua moglie sono comunque usciti soddisfatti dalla serata, ai microfoni dei cronisti hanno detto di aver apprezzato che sul palco non ci fossero uomini con la gonna (“non siamo in Scozia”) né monologhi politico-sociali (che invece sarebbe una tipica tradizione italiana, quella del pippone, ma vabbè). Stamattina invece il generale era al Casinò, a presentare il suo libro. A margine, Vannacci ha detto ai giornalisti che “Elodie è libera di non votare Meloni” e che a lui piacciono “i wild boys, i ragazzi selvaggi”.

 

Il riferimento era all’esibizione dei Duran Duran di giovedì sera, ma io sospetto che a Vannacci siano piaciuti anche i petti nudi di Rkomi e Tony Effe, che non solo non avevano la gonna ma nemmeno la maglietta. Nelle stesso ore è arrivato a Sanremo anche Fabrizio Corona, ospite di Mow Magazine, che ne ha promosso un incontro pubblico nel suo spazio qui ha Sanremo. Presentatosi con due ore di ritardo (un tempo maleducazione, oggi spirito dei tempi) Corona ha fatto una sorta di versione dark delle conferenze stampa delle 12.00 di Carlo Conti: non si è dichiarato antifascista, ha annunciato che la prossima settimana lancerà la sua criptovaluta (tipo i Baudi al Fantasanremo), e ha rivelato una serie di gossip fra i quali una relazione fra Chiara Ferragni e Topo Gigio. La presenza contemporanea a Sanremo di Corona e Vannacci ha fatto tremare la Rai, l’azienda infatti temeva i due salissero sul palco dell’Ariston per un duetto: sulla scia delle polemiche per “Bella Stronza”, Vannacci e Corona avrebbero potuto cantare un altro brano controverso, “Faccetta Nera”. Ma le imponenti misure di sicurezza che blindano il teatro Ariston (ampio schieramento di buttafuori, cani poliziotto, metal detector ovunque) sono riuscite a impedire il golpe televisivo, e la marcia sull’Ariston si è arrestata su corso Matteotti.

 

Altra invasione fallita è stata quella di Rita De Crescenzo, la celebre tiktoker sposta-pullman che è calata qui a Sanremo (ha preso casa proprio in centro, quindi a due passi dalla zona rossa del festival) e ha invitato i suoi follower a raggiungerla. Ma a parte Rocco Hunt il numero dei campani a Sanremo è rimasto invariato in questi giorni; e nonostante De Crescenzo ci tenga a far sapere che lei, al contrario dei cantanti, non gira incappucciata e si presta ai selfie della gente, ho notato che a fermarla sono in decine e non centinaia, la gente qui preferisce semmai stare assiepata lungo il carpet antistante l’Ariston nella speranza di beccare Achille Lauro o Bresh, insomma a Rita De Crescenzo non le riesce la roccarasizzazione di Sanremo. Qui, dove un tempo tutto si ingigantiva – dai gilet gialli ai trattori  passando per castissimi baci omosessuali – ora invece tutto si sgonfia, si buca, scoppia. Forse Sanremo come specchio del paese si è rotto in mille pezzi; e chi viene qui per riflettercisi finisce invece con il tagliarsi con le schegge.

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