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Di cosa parlare stasera a cena

La Tav secondo Conte e la guerra a bassa intensità tra India e Pakistan

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Giornata di molte proroghe, il prof. avv. si mette a studiare la Tav, con calma, per le autonomia regionali si prospettano tempi lunghi, altri dossier complicati (Alitalia, Ilva, Termini Imerese, scegliete voi altro) sono stati prontamente rimessi nel cassetto dopo qualche tentativo di mostrarsi fattivi. C'è poco da parlare se regna la proroga. O forse c'è il senso politico della maggioranza invischiata dal contratto impossibile e dalle convergenze al ribasso. Sempre più, però, si insista sul carattere ormai organico e compiutamente politico dell'alleanza tra Salvini e Di Maio (con quest'ultimo costretto a blindarsi nella maggioranza anche a causa dei suoi problemi interni, con quella parvenza di organizzazione politica che ogni tanto si manifesta perfino nei  5 stelle). I due prorogator sono ormai costretti ad andare avanti assieme e non ne verranno fuori facilmente, se, al centro, si proporranno offerte politiche alternative.

  

Però da domani c'è la tassa sulle automobili nuove con i motori più diffusi, insomma su quasi tutte le auto nuove. Una tassa in più, da appuntare sul petto di Salvini & Di Maio. Per il settore produttivo dell'auto l'arrivo della nuova imposta porta confusione

 

Quindi ci sono anche i fallimenti altrui di cui parlare. Con Trump che porta a casa una figura molto scarsa nel tentativo di chiudere un patto con Kim, e viene sbeffeggiato un po' dappertutto per queste arie da grande tessitore che però non ne imbrocca una.

  

L'Economist mette insieme le accuse dell'avvocato Cohen (già stretto collaboratore di Trump) con l'imbarazzante vertice in Vietnam.

 

E c'è la guerra, a bassissima intensità, tra India e Pakistan riguardo alla situazione del Kashmir e delle sue divisioni religiose.

  

Un inquadramento storico può servire per capire meglio

 

Poi però ci sono le cose della Rai sovranista, una scoperta quotidiana. Dopo il Foglio anche Repubblica è andata a mettere in fila un po' di sovranate brutte, soprattutto del Tg2, e ne è venuto fuori un pezzo interessante, E poi c'è la vicenda di Michele Santoro, espunto prima che si concretizzasse l'idea di un suo ritorno, per il fuoco di sbarramento leghista. E lui non si è ritirato in buon ordine. Con forse voluta ironia il destinatario della protesta di Santoro è Roberto Fico. Certo, come presidente della camera è il referente corretto, perché la questione investe il parlamento, ma non sfugge un tono, nel testo di Santoro, che potrebbe imbarazzare l'esponente grillino proiettato alla presidenza di Montecitorio.