In migliaia a Locri per la manifestazione di Libera contro la mafia
Grande partecipazione al corteo per la Giornata della memoria e del ricordo delle vittime della mafia di martedì 21 marzo. C'erano anche Andrea Orlando e Pietro Grasso
Oggi, martedì 21 marzo, a Locri circa 25mila persone hanno sfilato per la XXII Giornata della memoria e del ricordo delle vittime della mafia in un corteo organizzato dall'associazione Libera di don Luigi Ciotti. “Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell'ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare”, ha detto don Ciotti in risposta alla scritta apparsa ieri sul muro del Vescovado di Locri, proprio dove sta alloggiando il presbitero. Le parole erano chiarissime: “Don Ciotti sbirro. Più lavoro meno sbirri”.
“Siamo i primi, da sempre, a dire che il lavoro è necessario, anzi che è il primo antidoto alle mafie. Ma che sia un lavoro onesto, tutelato dai diritti, non certo quello procurato dalle organizzazioni criminali”, ha commentato Don Ciotti, che poi ha aggiunto: “Gli sbirri, persone al servizio di tutti noi, sarebbero meno presenti se la mafia non fosse così soffocante. Questi vili messaggi sono un segno che l'impegno concreto dà fastidio: risveglia le coscienze, fa vedere un'alternativa alla rassegnazione e al silenzio. Con questa Calabria positiva, troviamo in tante persone, soprattutto nei giovani, una straordinaria voglia di riscatto e di cambiamento”.
Al corteo erano presenti anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il presidente del Senato Pietro Grasso. “Se volevano ottenere un effetto hanno ottenuto quello contrario, cioè di una piena solidarietà da parte di tutta Italia a Libera, a don Ciotti e a questo movimento per la legalità, che non è solo rispetto delle leggi ma la possibilità di andare avanti con principi di solidarietà e per dare un futuro migliore soprattutto ai nostri giovani”, ha affermato Grasso.
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