Il bonus mamma arriverà in grosso ritardo
Problemi burocratici per gli 800 euro destinati alle donne che nel 2017 partoriranno, completeranno il settimo mese di gravidanza o adotteranno un bambino. Le prime approvazioni rischiano di slittare a luglio
Sarebbe dovuto essere attivo già dal primo gennaio scorso il bonus “Mamma domani”, conosciuto anche come “bonus mamma”. La misura approvata nell'ultima legge di bilancio consiste in 800 euro in un'unica soluzione per le donne che nel 2017 partoriranno, avranno completato il settimo mese di gravidanza o adotteranno un bambino. In questo modo, indipendentemente dall'Isee, il governo conta di distribuire circa 600 milioni di euro a 750mila famiglie che serviranno per sostenere le non indifferenti prime spese per un neonato, tra esami medici, farmaci, culla e vestitini.
Il compito è stato affidato all'Inps, ma come emerge da un'inchiesta di Repubblica i tempi per la concretizzazione del bonus mamma sono ancora incerti. Colpa di un misto tra lungaggini e imprecisioni burocratiche: il denaro è stato stanziato ma la legge, di appena una decina di righe, precisava soltanto l'entità dell'assegno senza definire con chiarezza chi ne ha diritto. Tutto questo nonostante la presentazione in conferenza stampa da parte di Enrico Costa, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, già il 5 gennaio. Sulla base delle difficoltà di attuazione, il presidente Inps Tito Boeri avrebbe inviato una lettera al ministro per chiedere delucidazioni.
Risultato? Si è capito nel corso delle settimane che il bonus mamma è rivolto a cittadine italiane, comunitarie ed extracomunitarie con regolare permesso di soggiorno residenti in Italia. Inoltre è previsto il raddoppio in caso di parto gemellare. Chiariti i dubbi, l'Inps ha fatto notare che ci vogliono almeno tre mesi per mettere in piedi lo sportello online e che la piattaforma sarà attivata non prima del 15 maggio. Ma alcuni funzionari dell'istituto avrebbero spiegato che all'attivazione della procedura il sistema sarebbe stato invaso dalle richieste, dunque le prime approvazioni potrebbero slittare fino a luglio. In altre parole, gli 800 euro arriveranno ma ci sarà da attendere più di quanto si pensava dopo i primi annunci.
Il Foglio sportivo - in corpore sano